Dovesse vincere il Venezia con la Cremonese, la Salernitana si ritroverebbe a soli 4 punti di distanza dalla zona retrocessione. Chi parla di galleggiamento e di stagione destinata all’anonimato rischia di peccare di…ottimismo. La storia del calcio è piena di squadre partite a mille, desiderose di puntare al massimo e che si sono via via sgretolate senza nemmeno rendersi conto che si avviavano verso il baratro. Trapani, Livorno, Modena: negli anni recenti si sprecano gli esempi di formazioni tra le prime della classe fino al giro di boa e poi mestamente retrocesse forse perchè avevano sottovalutato l’incombente pericolo. Nessuna voglia di alimentare allarmismo e gettare benzina su un fuoco già bello caldo, ma da oggi- in verità da tempo- è obbligatorio guardarsi anche alle spalle. Si ripartirà dallo scontro diretto col Venezia, poi Spezia, Cittadella e Brescia che lottano per la promozione addirittura diretta in alcuni casi, la bestia nera Carpi della bestia nera Castori e il trittico Foggia-Cosenza-Pescara difficilissimo sul piano ambientale e contro tre tifoserie che vorranno la testa della Salernitana- sportivamente parlando- anche se non dovessero giocarsi nulla. Ci sbilanciamo: ad oggi, considerati tanti fattori (compresa la gara in più rispetto a tante altre e il venir meno della componente tifo) la Salernitana è autorevole candidata a disputare gli spareggi per non retrocedere.

Sezione: News / Data: Dom 17 marzo 2019 alle 14:30 / Fonte: il ferraiuolo
Autore: Luca Esposito / Twitter: @lucesp75
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