Non c’è pace per Alessandro Bernardini. Ogni volta che il suo rientro in campo sembra imminente, ecco che sopravviene qualche problema di natura fisica che rimanda tutto a data da destinarsi. Il dottor Italo Leo era stato chiaro qualche settimana fa: “Chi si aspetta che Bernardini possa giocare tutte le partite è fuori strada, sapevamo benissimo quale fosse la situazione dopo l’intervento che ha subito e non possiamo far altro che prenderci il massimo. Sono quelle situazioni che fanno correre rischi anche sulla carriera, non è semplice ogni giorno allenare un calciatore che ti domanda con frequenza se tornerà ad essere quello di una volta. L’aspetto psicologico, in queste occasioni, incide tanto ed occorre agire con cautela”. Un calvario lungo ormai un anno e mezzo, due operazioni delicate e solo 15 minuti in campo in questo campionato, in quel di Padova. La società era al corrente della delicatezza della situazione quando gli ha fatto firmare un contratto di tre anni a cifre vicine ai 200mila euro netti, a questo punto non è da escludere che, se le cose continuassero così, si possa trovare un accordo a giugno per la rescissione. Naturalmente il giocatore, non più giovanissimo, non va lasciato solo e difficilmente accetterebbe questa soluzione, ma allo stesso tempo la Salernitana non ha intenzione di pagare un atleta che, purtroppo, trascorre più tempo in infermeria che sul rettangolo verde. La speranza è che gli ulteriori controlli previsti a metà settimana possano fornire indicazioni confortanti, in quel caso questa ipotesi resterebbe un lontano ricordo e l’anno prossimo si ripartirebbe dal Ministro della Difesa

Sezione: News / Data: Mar 26 marzo 2019 alle 19:00 / Fonte: il ferraiuolo
Autore: Luca Esposito / Twitter: @lucesp75
vedi letture
Print