La Salernitana, almeno, in questo avvio di campionato ha trovato la sua fortuna nelle sostituzioni che, di volta in volta, il tecnico granata Menichini ha effettuato in corso di gara e che spesso hanno cambiato il volto della squadra, permettendo anche delle clamorose rimonte, Martina Franca e Aversa Normanna su tutte. Nella sfida di Sabato al Melfi, però, non è stato cosi. Infatti, i granata non sono riusciti, neanche nel secondo tempo a sbloccare il risultato ed anzi, bisogna ringraziare Gori per il punto guadagnato. L'ingresso di Castiglia al '15 del primo tempo, causa infortunio muscolare di Trevisan, di certo non ha aiutato i granata, che, già con gli uomini contati in difesa, visto il forfait dell'ultimo momento di Colombo, si sono visti costretti a schierare il centrocampista ex Vicenza, nel ruolo non suo di terzino destro, nel quale non ha saputo disimpegnarsi al meglio, anzi proprio da quella fascia spesso sono arrivate le azioni più pericolose del Melfi. Il primo tempo è stato caratterizzato anche da una certa confusione in mezzo al campo, dove la mancanza del leader indiscusso della squadra, Pestrin, si è fatta grandemente sentire, visto che Giandonato non ha saputo prendere le redini del centrocampo in pugno. Ed infatti, all'inizio del secondo tempo, Menichini ha schierato Pestrin, ma sostituendo, a sorpresa Mounard, lasciando così Giandonato in campo ed andando a modificare il 4-2-3-1, inizialmente schierato, nel più classico 4-3-3. Pestrin ha subito preso la squadra in mano, dettando i ritmi e mettendo ordine, ma la squadra che è sembrata davvero sulle gambe, non ha reagito a dovere. L'ultima sostituzione effettuata dal tecnico granata, ha coinvolto, però, proprio Giandonato, vistosamente in difficoltà ed inoltre con un cartellino giallo sulle spalle. Ad essere inserito per dare una scossa alla partita, è stato quel Maikol Negro che spesso ha saputo cambiare le partite, proprio da subentrante. Ma stavolta non è stato così, Negro sembrava una cattedrale nel deserto, con scatti e movimenti che non sono mai stati premiati dai compagni. Una sola occasione nitida per segnare, con un tiro finito a lato di poco, dopo una sponda di petto al limite dell'area. 

Sezione: News / Data: Lun 29 settembre 2014 alle 12:30
Autore: Lucio Orlando
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