In un clima di totale freddezza e disinteresse si è svolto questo pomeriggio il primo allenamento a porte aperte della stagione. Assenti gruppi ultras e club organizzati: la scelta è quella di disertare lo stadio e riprendere un dialogo costruttivo a metà maggio per non celebrare il centenario in un contesto di spaccatura totale. UMS, Nuova Guardia ed esponenti della curva Sud si ritroveranno tra qualche settimana, a bocce ferme. Nel frattempo un alone di indifferenza accompagna la Salernitana e i suoi attuali componenti. Erano un’ottantina, al massimo un centinaio a gremire le tribunette del Volpe. Tanti giovani, qualche tifoso di vecchia data, nessuna contestazione e tutti a casa dopo una mezz’ora senza nemmeno cercare un confronto con i calciatori e lo staff tecnico. Lo sguardo di tutti andava a bordo campo, la speranza era di vedere il direttore sportivo Angelo Fabiani o i presidenti Lotito e Mezzaroma. Nulla di tutto questo, ma non è certo una novità che i patron non siano al fianco della squadra. Si aspettava almeno Davide Di Gennaro, tuttavia rimasto in palestra e ufficialmente separato in casa pur essendo il più retribuito. “Stai in vacanza da un anno, mettici la faccia e venici a chiedere scusa” ha urlato il primo tifoso giunto al campo intorno alle 15 sfidando il caldo quasi estivo. Naturalmente l’ex Cagliari non si è nemmeno affacciato per vedere cosa stessero facendo i compagni.

Con il passare dei minuti il numero di presenti è aumentato, ma il silenzio regnava sovrano. L’unico calciatore beccato per qualche minuto è stato Djavan Anderson, ancora una volta criticato per l’atteggiamento supponente e ritenuto a tratti irritante. Per fortuna andrà via a giugno, nessuno ne sentirà la mancanza. “Indossi la maglia granata, vergognati” e “A Bari eri un fenomeno, qua hai dimenticato di giocare. Torna alla Lazio già oggi” due delle frasi urlate al terzino granata, anche Lopez è stato bersagliato dopo l’ennesimo cross malamente sbagliato. Gruppetti di tifosi hanno poi dato vita ad un confronto: c’è chi invita tutti a restare a casa, chi punta il dito contro i club organizzati “perchè dovrebbero pensare a fare qualcosa di concreto, non alle sfilate o ai salotti televisivi”, chi ancora ricorda che “è inutile sparare sulla croce rossa. Il pesce puzza dalla testa, ma Lotito non se ne andrà mai e stiamo perdendo soltanto tempo”. “Statevi zitti, ci dobbiamo salvare e non dobbiamo fischiare” ammonisce un tifoso di vecchia data quando uno sparuto gruppo di persone fa partire uno spontaneo “vergognatevi”, tutto mentre Gregucci rimprovera duramente Akpro ricevendo un consiglio dalla gente: “Dimettiti, non ti ascoltano nemmeno e tra poco ti rideranno in faccia”. Se l’obiettivo era quello di far “massacrare” i giocatori, dunque, si può dire che la missione è miseramente fallita. “Rassegniamoci, i tempi delle contestazioni pesanti verso questi mercenari sono lontani e i social hanno distrutto tutto” la riflessione finale di un supporters proveniente dalla provincia. Non c’è da aggiungere altro 

Sezione: News / Data: Gio 25 aprile 2019 alle 18:04 / Fonte: IlFerraiuolo
Autore: Ugo Baldi
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