Emozioni vissute tutto d’un fiato. Il Centenario che ha visto illuminare Salerno in ogni angolo è stata la festa dei tifosi ma non solo. Perché nei tre giorni di festeggiamenti c’è stato tanto spazio anche per chi quella storia l’ha scritta sul campo, entrando nel cuore di quella gente che ancora oggi li ricorda con affetto. Un calore fuori dal comune, messaggio subliminale alle stoccate di Lotito sui «calciatori che rifiutano Salerno perché hanno paura dell’ambiente». Vallo a spiegare alle vecchie glorie della Salernitana cosa significa riabbracciare una città pazza d’amore anche senza trofei, capace di trasformare in idolo chi mette in campo cuore e grinta. Altro che la tanto discussa «pressione dell’Arechi» o «il peso della responsabilità della maglia granata». In marcia con i tifosi c’era Vittorio Tosto, salernitano dentro, che dopo giorni di sorrisi e battute non è riuscito a trattenere le proprie emozioni. Sentimento condiviso da Ighli Vannucchi, costretto a saltare l’amichevole di Santa Teresa per motivi familiari ma che non ha perso l’attimo per condividere il proprio stato d’animo. “Selfie” di profilo in carrozza, al di là del vetro la scritta “Salerno” e un treno in partenza verso casa. 

Quella maledetta stazione, ricordata proprio dal trequartista toscano sul palco di Piazza della Concordia nel tributo a Vincenzo, Ciro, Giuseppe e Simone, scomparsi nel tragico viaggio di ritorno dalla drammatica trasferta di Piacenza. Pensiero simile quello di Roberto Breda, che mai dimenticò le vittime della frana di Sarno a cavallo con la promozione in serie A nel 1998, prima di concentrarsi sui ricordi piacevoli. Mauro Facci ha ripensato al fiume di persone in corteo: "Un qualcosa di viscerale e non replicabile altrove. È uno stile di vita, un amore che si tramanda di padre in figlio e che mai avrà fine". Carlo Ricchetti, ripensando al soprannome di “re del taglio” che gli è stato attribuito, ha parlato con emozionato stupore. Poi Giorgio Di Vicino e Claudio Ferrarese: "I tifosi della Salernitana ci hanno fatto sentire coccolati sempre, anche nei momenti di difficoltà". Emozioni e lacrime di gioia: Salerno lascia ancora una volta il segno, e la nostalgia degli ex stride non poco con «pressioni» e «ambiente ostile» di cui si è parlato di recente.

Sezione: News / Data: Dom 23 giugno 2019 alle 10:30 / Fonte: La Città
Autore: Antonio Siniscalchi
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