Nel corso della sua vita ha sempre sostenuto le persone in difficoltà, anche quei cari che lo hanno lasciato troppo presto e che ha accompagnato con amore e dedizione fino all’ultimo respiro. Il destino non è stato mai tenero nei suoi confronti, ma mai avrebbe pensato di ritrovarsi a combattere contro il male del secolo che, al netto di statistiche quanto mai opinabili, continua a devastare migliaia e migliaia di famiglie. Solo chi non conosce Gianni Novella, però, poteva pensare che una diagnosi potesse stroncare il suo sorriso, la sua saggezza e quella voglia matta di esserci ancora. Sempre, ovunque, insieme a chi ha deciso di lottare insieme a lui. Sapeva che momenti difficili e di conforto si sarebbero inevitabilmente alternati a fasi di speranza e serenità, ma inevitabilmente quando la sera torni a casa e ti metti a letto la mente vola tra mille pensieri e quelle umane paure che potrebbero indurre a staccare la spina. Gianni non lo ha fatto e la Salernitana, da questo punto di vista, è stata la sua vera medicina. “Ce la devo fare, voglio presentare la festa del centenario” disse un anno fa all’Arenile di Santa Teresa visibilmente provato dalla malattia, “Non so se l’anno prossimo ci sarò” aggiunse nel corso dell’ultima tappa della kermesse Miss Granata, altro cavallo di battaglia insieme alla trasmissione Cuore Granata che conduce amabilmente da decenni. E alla fine, dopo un lungo percorso condiviso con il fratello Carmine (una spalla fortissima sulla quale si è appoggiato con costanza), Gianni c’è stato. C’è. Ci sarà ancora. Anche a costo di rinunciare alla chemioterapia.

Il 18 giugno, insieme ad Anna Maria Baccaro, ha presentato la grande festa allo stadio Arechi, ha cantato con gli ultras e ha ricevuto la standing ovation di 5000 persone. Nel pomeriggio era nei Saloni della Provincia a narrare la Salernitana attraverso poesia, musica, opere d’arte e aneddoti. 24 ore dopo, in una città imbandierata ovunque, ha festeggiato a via Settimio Mobilio e poi con gli amici più cari, naturalmente vestito di granata. E poi ancora a Santa Teresa, quando ultras, vecchie glorie, tifosi con i capelli bianchi, famiglie, bambini, giornalisti e cittadini lo hanno eletto vincitore morale di questo indimenticabile centenario e di una settimana che lo ha visto protagonista. Che tutto questo gli dia sempre maggior forza, ancor di più ora che le cose stanno andando meglio. Anche Gianni Novella è parte integrante della centenaria storia della Salernitana, chissà che tra un anno non debba presentare una festa ancor più importAnte. Lui che sta vincendo la partita della vita e che anche nelle difficoltà ha saputo insegnare tanto a tutti.

Sezione: News / Data: Sab 22 giugno 2019 alle 22:30 / Fonte: IlFerraiuolo.it
Autore: Antonio Siniscalchi
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