"Se Ventura ha accettato...". Vox populi, un coro a braccia aperte d’umanissima speranza. D’accordo la macchia (tremenda) del Mondiale di Russia visto solo in tv, però davvero l’ex ct della Nazionale ha detto “sì” alla panchina d’una squadra di serie B, la Salernitana, senza la garanzia d’ambire alla promozione? Sarà domanda che si rincorrerà oggi, alle undici e mezzo del mattino, quando nella sala stampa del Mary Rosy, intitolata a Simone Vitale, il nuovo trainer granata presenterà il suo progetto. Ci ha tenuto a fargli da “padrino di battesimo” all’ombra del Castello d’Arechi anche Claudio Lotito, che nella sua esperienza da co-patron del cavalluccio marino si mobilitò soltanto per la prima di Nanu Galderisi, nell’estate di sette anni fa. Il multi-proprietario, prossimo - stando a quel che raccontano le cronache nazionali - ad accantonare il sogno della scalata ad Alitalia, ieri in Campidoglio ha posato con la Coppa Italia vinta dalla sua Lazio accanto al sindaco di Roma, Virginia Raggi, e oggi tornerà a indossare i panni di numero uno della Salernitana, lasciati a Venezia dopo una salvezza batticuore. Da allora, a dirla tutta, Lotito aveva parlato di conferma di Menichini, poi silurato e “dirottato” al settore giovanile laziale, e d’una ristrutturazione che di fatto, ad eccezione del segretario generale (si attende il sostituto di De Rose), non c’è stata. E non c’è stata, soprattutto, alcuna rivoluzione sul fronte della squadra.

Sezione: News / Data: Gio 11 luglio 2019 alle 12:00 / Fonte: La Città
Autore: TS Redazione
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