Sono passati esattamente sette mesi dall’ultima volta che Salernitana e Benevento si sono incontrati. Una partita, quella dell' 8 febbraio scorso, in cui prevalse l’equilibrio e soltanto un errore del portiere granata Alessandro Micai, nei primi minuti del secondo tempo, regalò i tre punti al Benevento, spedendo, così, la Salernitana nel vortice dei play-out. Da poco l’arbitro, il sig. Eugenio Abbattista, aveva fischiato l’inizio dei secondi quarantacinque minuti. Il punteggio era ancora fermo sullo 0-0. Esattamente al minuto 49’, Roberto Insigne lascia partire dal suo piede sinistro un cross verso l’area di rigore granata. Micai prova l’uscita, chiama la difesa, ma va fuori tempo e invece di respingere la palla verso l’esterno del campo, la tocca in modo scialbo e la spedisce nella rete, regalando il gol vittoria ai giallorossi. La scorsa stagione, comunque, a parte il clamoroso errore con il Benevento, il giovane portiere, classe 93, arrivato dal Bari per una cifra intorno ai 500 mila euro, ha collezionato tra Coppa Italia e Serie B all’incirca 388 presenze e ha messo piede in campo per 3630 minuti. Micai, inoltre, con le sue parate ha regalato alla Salernitana, per l'intero campionato, 1,06 punti a partita. Non male. 

Quest’anno, però, per il primo portiere granata il derby deve rappresentare la partita del riscatto, in cui dare il massimo, sportivamente parlando. Novanta minuti in cui dimostrare ai tifosi, ma soprattutto a se stesso, che il brutto errore dello scorso anno è stato soltanto un piccolo passo falso, un qualcosa che succede a tutti i portieri, almeno una volta nella propria carriera. Il derby si deve e si può vincere. Vincere significa regalarsi altri tre punti e il primo posto in classifica, magari questa volta da soli. Il campionato è ancora agli inizi, ma il detto "chi ben comincia è a metà dell'opera" calza a pennello a questa nuova Salernitana. 

Sezione: News / Data: Gio 12 settembre 2019 alle 17:00
Autore: Orlando Aita
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