Meglio la difesa a quattro o la difesa a tre? Il trequartista o il tridente? Quella sui sistemi di gioco è da sempre una delle dispute maggiori tra gli appassionati di calcio del belpaese. Anche in casa Salernitana la questione sul modulo è stata spesso al centro delle attenzioni. Tanti i detrattori del 3-5-2, considerato modulo alquanto difensivo e poco propositivo, molti che chiedono a gran voce l'impiego di uno schema maggiormente arioso e imprevedibile, che possa esaltare le qualità degli elementi maggiormente dotati. Lunedì sera col Brescia mister Colantuono ha rispolverato il trequartista e la difesa a quattro, usati talvolta lo scorso anno, accantonando momentaneamente il collaudato 3-5-2 dopo la debacle di Cittadella. Il risultato? Nessun miglioramento rispetto alla gara del "Tombolato", anzi un'involuzione evidente. Ecco che la questione sul modulo appare come del tutto secondaria: in campo si scende sempre in undici e a fare la differenza non è la dislocazione in campo, bensì la fame e la motivazione. Qualsiasi modulo non è di per sé limitante, tutto sta a come i giocatori sono capaci di interpretarlo. E' certamente innegabile che lo schema di gioco debba essere modellato perfettamente in base alle abilità e alle caratteristiche degli elementi disponibili, ma è altrettanto vero che occorre la massima disponibilità di tutti nel ricoprire qualsiasi ruolo assegnatogli dal mister. Il problema della Salernitana delle ultime giornate sta nella testa ed è necessario ritrovare al più presto quella famelicità che la avevano caratterizzata nelle prime giornate. 

Sezione: News / Data: Gio 13 dicembre 2018 alle 13:00
Autore: Valerio Vicinanza
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