E' arrivato il momento di ricompattarci tutti: dai tifosi alla società, dalla squadra all'allenatore. E' arrivato il momento in cui bisogna remare uniti verso lo stesso obiettivo. Il campionato è ancora lungo, mancano 23 partite, la salvezza è ancora alla portata, ma è giunta l'ora di cambiare marcia. Gli ultimi due mesi per la Salernitana non sono stati positivi dal punto di vista dei risultati: una vittoria, tre pareggi e cinque sconfitte. Uno score negativo che ha compromesso il rapporto tra squadra, allenatore, tifosi e società. Una situazione surreale, brutta, da cui bisogna uscirne il più velocemente possibile. E che, soprattutto, richiama i fantasmi della scorsa stagione. L'euforia dei primi mesi in cui la Salernitana viaggiava spedita, con una media punti da promozione diretta, si è affievolita. La maggior parte dei tifosi ha scelto di non seguire più la squadra in casa. E lo stadio 'Arechi' mano mano, nel corso delle giornate, si è sempre più svuotato. 

Infatti, dati alla mano, nel bimestre agosto-settembre, l'impianto di via Salvador Allende ha ospitato, in totale, circa 34.000 mila spettatori. Il picco massimo, nello specifico, si è avuto il giorno del derby con il Benevento: 18.000 mila persone, pronte a sostenere la squadra. Da ottobre in poi il numero dei tagliandi staccati per le partite casalinghe della Salernitana si abbassato drasticamente. Nell'ultima gara con l'Ascoli, per esempio, a seguire la squadra erano presenti circa 5.878 spettatori. Gli obiettivi della società, ormai, sono diventati due: il primo è quello di raggiungere la quota salvezza nel minor tempo possibile, così da giocarsi una parte del campionato in modo spensierato. Il secondo, invece, è quello di riuscire a riportare i tifosi allo stadio, componente importantissima per l'energia mentale della squadra. Domenica, per esempio, a Salerno arriva il Crotone. Uno dei club con più qualità della Serie B, che però sta attraversando un periodo buio. Una vittoria contro i calabresi significherebbe tanto, soprattutto darebbe uno schiaffo morale a tutto l'ambiente. Poi bisogna riportare a casa i tre punti, che mancano da troppo tempo. Al momento, da quel che sappiamo, sono stati venduti circa 1000 biglietti, un po' pochi. Ma c'è ancora tempo, i tifosi paradossalmente sono presenti. L'importante è fare un'ottima prestazione e vincere. Vincere per la classifica e vincere per ripartire.

Sezione: News / Data: Ven 13 dicembre 2019 alle 14:00
Autore: Orlando Aita
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