Non ci sta la Salernitana, travolta da un giovedì di passione che rischia di rimettere tutto in discussione. In attesa del verdetto sul caso Palermo fissato per il prossimo 29 maggio, a sorprendere è stato il dispositivo del Tar sul ricorso presentato dal Foggia che spalancherebbe di nuovo le porte ai playout. Delusione palpabile, con la società dei co-patron Lotito e Mezzaroma che ora aspetta di capire quali saranno gli scenari sulla doppia partita giocata tra la Corte Federale d’Appello il prossimo 29 maggio sulla retrocessione diretta del Palermo in C, ma soprattutto al Tar l’11 giugno prossimo. Sulla decisione che decreterà se gli spareggi salvezza saranno reintrodotti, la Salernitana è pronta a fare fronte comune con la Lega B ed eventualmente impugnarla al Consiglio di Stato, secondo grado della giustizia amministrativa. Oltre al Consiglio Direttivo cadetto, il club granata potrebbe avere come possibile alleato il calendario. Perché un eventuale ripristino dei playout dal Tar il prossimo 11 giugno, implicherebbe una dilatazione dei tempi per la presentazione e l’eventuale discussione del ricorso della Salernitana, avvicinandosi a quel 30 giugno che vale come traguardo per la stagione 2018-2019. Nessuna partita potrà essere disputata dopo quella data, dettaglio da non trascurare nel continuo gioco degli incastri. Al quale va aggiunto il rinvio della decisione del Collegio di Garanzia del Coni sul ripristino dei playout chiesto settimana scorsa dalla Figc al termine del Consiglio Federale in cui Gravina aveva avuto percezione dei pareri contrastanti.

Sezione: News / Data: Sab 25 maggio 2019 alle 19:00 / Fonte: La Città
Autore: Antonio Siniscalchi
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