Saliamo su quel treno da vent’anni, ogni maledetto 24 maggio. E ogni volta speriamo – scioccamente, inconsapevolmente – che quel destino ormai scritto come storia sulla pietra possa cambiare. Perché troppo atroce, inaccettabile e assurdo è il ricordo lasciatoci da quel giorno. Saliamo su quel treno, perché la coscienza d’un tempo senza memoria ce lo impone, ce lo ordina, e vorremmo scappar via prima che sia troppo tardi. Sì, prima che Simone Vitale si lanci tra le fiamme per rispondere alla chiamata del suo cuore da vigile del fuoco. Prima che Ciro Alfieri ed Enzo Lioi si stringano in un abbraccio mortale. Prima che anche di Peppe Diodato non resti che un corpo carbonizzato senza vita. Saliamo su quel treno per rivivere la tragedia più grande che la Salerno del calcio ricordi. È un coltello che trafigge l’anima e oggi, come sempre accade il 24 maggio, affonda la sua lama sino a farci conoscere il più atroce dei dolori. Quattro giovanissimi uccisi nel fiore degli anni dalle fiamme assurde d’un convoglio di passione per la maglietta granata, quel simbolo che tra meno d’un mese festeggerà i suoi cent’anni di storia. Saliamo su quel treno e il cuore piange in silenzio, con la voce “di dentro” che strilla. Urla fino a impazzire, mentre la mente va a ritroso a quella domenica bestiale del 1999, ultima giornata del campionato di serie A. La Salernitana e i suoi 10mila tifosi al seguito a Piacenza avevano pianto una beffarda e – come cronaca riconobbe e storia avrebbe poi confermato – tremendamente immeritata retrocessione in B. Sono passati vent’anni dalla strage della galleria Santa Lucia, tragedia che tolse la vita a Vincenzo Lioi, Ciro Alfieri, Giuseppe Diodato e Simone Vitale. Come ogni anno, dopo quel maledetto 24 maggio quando il treno di ritorno da Piacenza, dove la Salernitana conobbe l’amarissimo sapore della retrocessione in serie B, prese fuoco causando la morte dei 4 tifosi granata, si è celebrata la commemorazione in ricordo delle vittime del rogo. Presenti al cimitero di Brignano, per un momento di preghiera e per deporre un mazzo di fiori sulle loro tombe, le istituzioni cittadine, e la dirigenza del club granata, capitanata da Salvatore Avallone, team manager, presenti l’ex calciatore, oggi dirigente Alberto Bianchi, e l’addetto stampa Gianluca Lambiase. Presente anche una delegazione del club “Mai Sola” con in testa il presidente Antonio Carmando. Di seguito le foto prese dal sito ufficiale dell'US Salernitana calcio:

   

L’U.S. Salernitana 1919 ricorda Ciro, Enzo, Giuseppe e Simone
Sezione: News / Data: Sab 25 maggio 2019 alle 12:00 / Fonte: granatacento
Autore: Antonio Siniscalchi
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