Le recenti dichiarazioni dell'ex tecnico della Salernitana Stefano Colantuono rappresentano argomento di discussione assai gettonato negli ambienti del tifo granata. Moltissimi tifosi hanno preso d'assalto i social accusando Claudio Lotito di aver strumentalizzato gravi problematiche per portare acqua al suo mulino e attaccare nuovamente la piazza. Il patron, infatti, subito dopo la partita contro il Venezia aveva collegato le dimissioni del mister alle ormai famose pressioni del pubblico di fede granata. Cosa è accaduto realmente dopo la partita con il Carpi? Quali i veri motivi dell'addio di Colantuono che, nell'ambito di una stagione disastrosa da dicembre in poi, era in linea con gli obiettivi a prescindere dal gioco espresso? Stando a quanto raccolto dalla nostra redazione, la verità sta nel mezzo. Nel consegnare la lettera di dimissioni, il trainer di Anzio ha parlato genericamente di problemi personali senza entrare nel dettaglio aggiungendo di essere rimasto negativamente colpito dall'atteggiamento dell'ambiente (non della curva) in occasione della sfida casalinga contro il Brescia, quando parte dei tifosi presenti in altri settori fischiava la squadra già dopo pochi minuti. Al momento delle dimissioni, Lotito non sapeva nulla delle condizioni di salute della sorella del mister, purtroppo venuta a mancare nei mesi successivi. Colantuono ha intelligentemente preferito non svelare a nessuno l'entità del problema personale per non allarmare ulteriormente la famiglia e chi, vivendo un dramma personale, avrebbe visto in quel gesto un implicito aggravarsi di una situazione già molto delicata. La società e la dirigenza hanno saputo tutto sul finire della scorsa settimana. Ad ogni modo non è affatto escluso che lo stesso Colantuono possa fare chiarezza, dal momento che il popolo social rischia di andare fuori binario e ingigantire la realtà pur di proseguire la battaglia nei confronti di Lotito. Va sottolineato altresì che i rapporti tra presidente e allenatore sono rimasti ottimi. 

Sezione: News / Data: Gio 11 luglio 2019 alle 10:20
Autore: Gaetano Ferraiuolo
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