Interazione è la parola d'ordine. Fidelizzazione è l'obiettivo finale. La Salernitana non sa quando e se riprenderà il campionato, però ha un popolo che l'aspetta, a digiuno di calcio e di normalità da tanto, troppo tempo. L'unico modo per continuare ad essere comunità è sfruttare i social network: la comunicazione, ai tempi del coronavirus, è fatta di storie su instagram, di disegni dei bambini per la squadra del cuore, in cambio di una sorpresa. "Il tuo disegno per la Salernitana», iniziativa del club, ha già messo le ali alla fantasia di piccoli tifosi granata. Sono stati pubblicati i primi «bozzetti»: il ritratto di Heurtaux, quello di Micai che non fa entrare il coronavirus («Tutti a casa che Alessandro chiude la porta»). Una bambina di 8 anni riempie di cuoricini il cartellone con il logo del Centenario e fa già alla Salernitana la propria promessa di fedeltà: "Non potrei, lo sai, abbandonarti mai...". C'è anche un nostalgico riferimento a Gabionetta e poi alla scenografia esibita nel 1997-1998 dalla curva Sud contro il Foggia, riadattata in chiave moderna: "Affonderanno i nostri ricordi, emergeranno i nostri sogni", con l'arcobaleno della speranza e il granata dell'identità e dell'appartenenza. Prepara disegni anche Heurtaux con il figlioletto. Qual è il premio? Tra poco sarà Pasqua, ma la sorpresa non potrà essere un uovo di cioccolato: non si può, gli store granata sono chiusi, le vendite on line rallentate, i proventi del marketing al punto di minimo. Quindi la sorpresa sarà un'altra cosa. Magari accadrà che un calciatore «andrà a casa» del giovane supporter, ovviamente in modo virtuale, con un videomessaggio.

IN CONTATTO. Attraverso i social network, pezzi di casa e di giornate granata finiscono tra le mani dei tifosi, perché l'obiettivo è ricomporre il puzzle: la squadra, i tifosi, la maglia. Il centrocampista Leonardo Capezzi ha offerto da bere a tutti, nel giorno del proprio compleanno. Lo ha fatto simbolicamente, con la bottiglia del tè sul tavolino, le carte di «Uno» e Billong, vicino di casa, che gli ha scattato la foto ricordo. Poi il difensore francese ha pubblicato una storia su instagram: "Tanti auguri fra", che sta per fratello. Qualche ora prima, Capezzi aveva anche dato «un taglio al passato»: davanti a sé lo specchio e il lenzuolo sulle spalle; Billong con un rasoio, nel ruolo inedito di barbiere, per prepararlo alla festa di compleanno che sarebbe andata in scena più tardi. Per dessert, il tiramisù con la candelina (25). Nei giorni del coronavirus e dell'isolamento forzato per ridurre il rischio contagio, i social network non sono «buchi della serratura» ma strumenti di fidelizzazione, un modo per trasformare balcone, attico e terrazza in campo di calcio: Djuric ritorna bambino e fa bolle di sapone con la famiglia, Curcio si allena in giardino, Lombardi gioca a Monopoli. In questo weekend, il campionato di Serie B avrebbe dovuto fermarsi per l'ultima volta, prima della «volata». Le date e le partite sono diventate schizzi di inchiostro su un'agenda impolverata: già superate le sfide al Pisa e alla Virtus Entella, aprile sarebbe dovuto diventare mese verità (la Cremonese il 5 aprile, la Juve Stabia a Pasquetta) «e poi - diceva Ventura - ci sediamo a ragionare e vediamo se vale la pena parlare di traguardi ambiziosi». È tutto sospeso, tutto congelato, tranne la voglia di ricominciare e la voglia di (aiutare a) vivere che bussano forte alla porta e alla finestra.

Sezione: News / Data: Dom 29 marzo 2020 alle 20:30 / Fonte: il Mattino
Autore: TS Redazione
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