Aggiungi un posto a tavola. Parte da una cena e da un microfono l’operazione risalita della Salernitana. In un locale di Montecorvino Rovella, la squadra mercoledì sera si è ritrovata per provare ad allentare per qualche ora la tensione verso la trasferta di Cittadella che rappresenta un vero e proprio spartiacque della stagione. Tutti insieme, calciatori e staff tecnico, con Avallone e Bianchi in rappresentanza della società, in una cena che ha tastato anche le qualità canore di tutti. A Cerci e Firenze le note del cantautore romano Ultimo, prima della performance di mister Ventura. “Io vagabondo” dei Nomadi il testo scelto dal tecnico, mentre i calciatori divertiti fingevano di abbandonare il locale per gli acuti tutt’altro che orecchiabili. Operazione buonumore, dunque, provando a ricomporre i cocci di una squadra con il morale non proprio alle stelle. Situazione completamente rovesciata rispetto allo scorso settembre, quando dopo i successi con Pescara e Cosenza la truppa granata si ritrovò a tavola per brindare alla super partenza. Tre mesi dopo, la Salernitana è già al bivio della propria stagione. Al Tombolato, su un campo tabù per la squadra granata, Ventura vuole finalmente centrare il primo successo e soprattutto regolare i conti con il destino. Con il Cittadella l’ex ct della Nazionale conta un pari, all’epoca dell’avventura con il Torino nel 2012, e una sconfitta nel 2009 con il Pisa, quando il ko in terra veneta gli costò la panchina.

Sezione: News / Data: Ven 06 dicembre 2019 alle 10:30
Autore: TS Redazione
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