Per i tifosi si tratta di una sorta di galleggiamento forzato dettato anche dalle regole vigenti, per la società del consolidamento della categoria. In qualunque direzione la si voglia leggere, però, è evidente che la Salernitana in B non riesce proprio ad essere protagonista. Se nel primo anno arrivò una salvezza soffertissima attraverso i play out anche grazie alle disgrazie di qualche avversario penalizzato e ad un passo dal fallimento, nel triennio successivo sono arrivate ben poche gioie per i supporters del cavalluccio anche per i tanti errori commessi da Lotito e Mezzaroma nel mercato invernale. Basta tornare indietro nel tempo per notare che, a marzo, grossomodo la classifica è sempre la stessa: nel 2016-17 quattro vittorie di fila illusero la piazza, ma non modificarono sostanzialmente le sorti dei granata, nel 2017-18 a quest'ora si era già tranquilli, stavolta l'anonimato è confermato dal +6 sulla zona a rischio e dal -6 rispetto alla zona dei sogni. Un andamento stazionario, senza sussulti, che non tiene conto della promessa di puntare alla A. Il campionato, ovviamente, non è ancora finito, ma quando perdi 12 partite (5 in casa su 7), hai difficoltà a segnare e becchi sempre gol forse è meglio guardarsi alle spalle.

Sezione: News / Data: Lun 18 marzo 2019 alle 13:00
Autore: TS Redazione
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