Osservando l'organico della nuova Salernitana salta subito all'occhio una caratteristica che lascia ben sperare per la prossima stagione ormai alle porte, la profondità e la qualità della panchina. Mister Colantuono avrà infatti a disposizione una rosa profonda e ampia, che permetterà diverse variazioni nello spartito tattico e di inserire a gara in corso elementi in grado di cambiare la partita. Il trainer romano ha, ad esempio, l'imbarazzo della scelta in mediana, dove ci sono sei elementi di qualità per tre posti, con almeno due tra Palumbo, Akpa Akpro, Di Tacchio e Mazzarani che con ogni probabilità dovranno partire dalla panchina ma che potrebbero risultare determinanti in corso d'opera. Stesso discorso per la difesa, dove il trainer romano ha a disposizione, potremmo dire, sei titolari per tre ruoli, e per l'attacco, con il possibile ingresso di Vuletich, Rosina, Bocalon o del giovane Anderson che offrirebbero contromosse ideali per risolvere gare bloccate. Lo scorso anno pochi erano i cambi in grado realmente di poter imprimere una svolta alla gara e non è un caso, infatti, che la Salernitana lo scorso anno sia stata la squadra che ha segnato di meno con i subentrati dalla panchina, soltanto in due circostanze. Le gare, d'altronde, come recita un noto adagio, non si vincono soltanto in undici, ma in quattordici, perché i tre cambi a partita in corso sanno rivelarsi preziosissimi ai fini del risultato finale.

Sezione: News / Data: Mar 21 agosto 2018 alle 13:00
Autore: Valerio Vicinanza
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