Leonardo Menichini coltiva legittime ambizioni di restare a Salerno dopo la salvezza centrata ai rigori nello spareggio play out con il Venezia. Il contratto parla chiaro ma il trainer di Ponsacco sa bene che prima delle carte ci vuole la volontà, della proprietà, nel dare seguito agli accordi di un mese fa. L’uomo delle emergenze, delle missioni impossibili ha salvato per il secondo anno su quattro la serie B che lui stesso aveva conquistato a Salerno. Non solo capacità tecniche e gestione sapiente del gruppo. La svolta dagli undici metri non è stata casuale.

Menichi l’aveva messa in contro dopo il 2 a 1 di Zigoni all’andata ed aveva lavorato anche e soprattutto per arrivare preparati sul dischetto in caso di rigori. I cinque rigoristi della lista avevano lavorato duramente sulle conclusioni dagli undici metri per non deludere Menichini. Il post gara tra dichiarazioni spavalde ed insolenti di Lotito e l’equilibrio di Menichini è stato poi caratterizzato da una cena a cui hanno preso parte Menichini, la società ed i calciatori in un albergo in Veneto.

Il Mattino ieri in edicola affronta il nodo dei rinnovi a cominciare proprio dalla posizione del trainer di Ponsacco. L’ingaggio è di circa 100mila euro, più bonus playoff, più bonus promozione diretta. A busta paga c’è anche Gregucci: ulteriore esborso di 120mila euro per la proprietà che riflette su ulteriori figure del management, perché a scadenza ci sono tutti (Fabiani, De Rose, l’addetto stampa Lambiase), tranne l’impiegata amministrativa e la segretaria organizzativa. Si riparte, dunque, da Menichini, come ha già detto Lotito che era presente a Venezia. L’altro co-patron Marco Mezzaroma si è complimentato al telefono. Lo hanno fatto anche Tare, suo amico e grande estimatore, ex compagni di squadra, Carlo Perrone, gli ex calciatori Calil, Davide Moro, Zito.

Sezione: News / Data: Mer 12 giugno 2019 alle 14:00
Autore: Antonio Siniscalchi
vedi letture
Print