Emanuele Calaiò lontano dalla Salernitana? Possibile. Del resto l'età, lo scarso impiego del mister, l'arrivo di Cerci e la necessità di sviluppare un gioco dispendioso sul piano fisico rappresentano elementi che giustificano in parte la scelta di Giampiero Ventura che, ormai, ha deciso di disfarsi di tutti i calciatori che appartengono alla brutta Salernitana che si è salvata a stento pochi mesi fa regalando alla platea uno spettacolo indegno. La domanda, tuttavia, è lecita: è davvero giusto privarsi a cuor leggero di Calaiò? Chi si aspetta che corra come un tempo e che abbia la stessa incisività dei tempi di Napoli, Siena e Catania è fuori strada, ma in un gioco propositivo e dedito all'attacco è chiaro che un bomber di comprovata esperienza e che sappia stare nell'area di rigore serve e non poco. L'arciere è il classico elemento di peso e personalità da inserire negli ultimi 20-25 minuti, quando il risultato non si sblocca e occorre un centravanti vero, una garanzia per la categoria.

Con una preparazione adeguata e con la testa giusta, l'ex Spezia può dare ancora un grosso contributo ai granata e pensiamo che meriti di restare a Salerno anche per il ruolo fondamentale che ha ricoperto e ricopre all'interno dello spogliatoio, laddove è uno dei pochi leader rimasti. Catanzaro, Avellino, Triestina, Catania e tante altre vorrebbero convincerlo a scendere di categoria, partissero lui e Djuric potrebbe arrivare il bomber che manca dai tempi di Coda e Donnarumma, ma a nostro avviso un Calaiò in più in rosa fa sempre comodo al di là dell'età. 

Sezione: News / Data: Sab 17 agosto 2019 alle 20:00
Autore: Gaetano Ferraiuolo
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