SALERNITANA: un secolo di calcio attraverso 15 “miti”

Quindici nomi. Altrettanti “miti”. Ognuno di loro parte importante d’un’unica grande storia lunga - ormai - un secolo. Il Centenario della Salernitana si tinge dei colori degli Atleti Olimpici e Azzurri d’Italia, diventando tema centrale d’un altro anniversario a propria volta molto significativo: il trentennale dalla nascita della sezione di Salerno dell’Anaoai, associazione benemerita del Coni. Appuntamento alle sei e mezzo del pomeriggio del prossimo 20 maggio, quando al fatidico compleanno della “signora” del calcio vestita di granata mancherà meno d’un mese. Location dell’evento il Circolo Canottieri Irno, che per anzianità sportiva supera persino l’Us Salernitana che fu fondata il 19 giugno del 1919. Sulla terrazza dell’antico sodalizio di via Porto, a due passi dal mare, in un connubio perfetto con la celebrazione della squadra dell’ippocampo, andrà in scena la 30esima edizione del Premio Atleti Olimpici e Azzurri d’Italia promosso dalla sezione di Salerno presieduta da Renato Del Mastro. Sarà un viaggio nel tempo, alla riscoperta dei cent’anni della Salernitana (ri)vissuti attraverso quindici figure simbolo. In ordine sparso: Domenico Mattioli, presidente della prima promozione in serie A nel Dopoguerra; Gipo Viani, un rivoluzionario del calcio che “diede lezioni” al Vestuti; Silvano Scarnicci, amatissimo capitano scomparso due anni fa; Carmine Iacovazzo e Vincenzo Margiotta, eroi d’un tempo da pionieri. E poi, ancora, Bruno Carmando, molto più che un “magico masseur”; Pierino Prati, che iniziò a Salerno il suo percorso da campione; il talentuoso Mauro Pantani; il goleador-baffone Giovanni Zaccaro, fino ad arrivare agli anni Novanta. Qui i nomi rievocati saranno Agostino Di Bartolomei, il capitano della promozione del 1990; il presidente-tifoso Peppino Soglia; il patron della serie A del 1998 Nello Aliberti; il capitano Roberto Breda; il “profeta” allenatore Delio Rossi e Gennaro Gattuso che qui sbocciò come giovane “Ringhio”. Tutti i protagonisti, e i loro familiari nel caso degli ex granata scomparsi, oltre a una delegazione della Salernitana di oggi, son stati invitati a partecipare all’evento. Un tuffo nel passato, in una storia lunga un secolo.