La sua voglia di rilancio è nella ricerca d’una “Grande bellezza” che lo rende leader senza fronzoli d’una Salernitana che comincia già a sentire sua, pur con tutto il realismo del caso. Gian Piero Ventura avrà pure sbagliato la citazione da Oscar, e però innestando un sontuoso parallelismo cinematografico dà chiaramente il senso con cui vive la stagione del suo diritto di riscatto. "​​​Jep Gambardella disse: non ho più l’età per queste cose", le parole del tecnico granata che sa rendere non banale pure un post partita ferragostano, dopo il 90’ d’un debutto in Coppa Italia in cui si potrebbe mischiare il tutto con il niente, a seconda dei punti di vista, in un mare di retorica. La frase del celebre film di Paolo Sorrentino non è esattamente quella. Letteralmente, nell’ultima pellicola italiana che ha conquistato Hollywood, il personaggio interpretato da Toni Servillo, il giornalista che racconta «il vortice della mondanità» e che non voleva «solo partecipare alle feste» ma «avere il potere di farle fallire», dice: "La più consistente scoperta che ho fatto pochi giorni dopo aver compiuto 65 anni è che non posso più perdere tempo a fare cose che non mi va di fare». Il 71enne Ventura, parafrasandola a modo suo, ha usato quella “massima” commentando il dato di 5556 presenti all’Arechi contro il Catanzaro, per ribadire che non farà consumati appelli da «tutti allo stadio», perché - ipse dixit - "dobbiamo convincere i tifosi con le prestazioni, per creare il passaparola tra la gente stessa", mentre "le nostre parole non servono". Di qui la chiosa: "D’accordo che viviamo in un mondo di comunicazione, però…". E via con Jep Gambardella.

Sezione: News / Data: Mar 13 agosto 2019 alle 17:00 / Fonte: La Città
Autore: Luca Esposito / Twitter: @lucesp75
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