A cosa servono le “cartoline” dei fiumi quando qui a due passi c’è il mare? Le immagini stereotipate dei calciatori in preparazione estiva, che rinfrescano i muscoli nei corsi d’acqua dopo le fatiche delle “ripetute” tra i sentieri di terra battuta, nel pre-ritiro della Salernitana lasciano spazio a istantanee molto più da gioco aperitivo nei villaggi turistici. Tutti in spiaggia, prima della doccia al Mary Rosy, per smaltire le fatiche del mattino. 
Un tuffo nel Tirreno, in canotta sociale d’ordinanza, tra gli sguardi incuriositi dei bagnanti. Qualcuno strappa i primi selfie della stagione, altri ne approfittano per ricordare ai calciatori la mission d’una stagione che segue lo spettacolo del Centenario, l’imperativo del riscatto dopo il veleno d’una salvezza batticuore (al netto delle automatiche riammissioni). I granata respirano salsedine e si preparano alla partenza, fissata domani pomeriggio, per San Gregorio Magno. Ed è lì che si comincerà a far sul serio. Gian Piero Ventura, infatti, tanto per cominciare ha tenuto i palloni in magazzino. Ora non servono. Compariranno molto presto, quando il gioco si farà duro davvero. Per adesso basta un risveglio muscolare, e fa bene iniziare con qualche bracciata in acque libere perché l’obiettivo sarà nuotare, non - solo - galleggiare (a usare parole d’una narrazione molto in voga). 


L’esperto tecnico genovese sa di doverci metter del suo. Nella fase d’allestimento, ancor prima che in quella d’allenamento. Sì, perché la sua storia e il suo carisma, cui s’è fatto ampiamente riferimento nel giorno della presentazione ufficiale, sono le garanzie o almeno l’appiglio per una piazza che all’ex ct della Nazionale affida le speranze di non (ri)cadere negli errori del passato. A cominciare dalla tempistica nella definizione del roster. Sotto quest’aspetto Ventura ha buttato giù in fretta il muro della retorica: ha chiesto sette innesti in sette giorni, stando spalla a spalla con patron Claudio Lotito, avendo il ds Angelo Fabiani a due metri di distanza, dinanzi a una quarantina di cronisti e con svariate migliaia d’utenti diventati fruitori di quel messaggio. Della serie: più chiaro di così...Possibile, probabile, che quel numero “roboante” comprenda, ad esempio, anche il centrocampista Firenze, il difensore Carillo e il regista Morrone, millennial scuola Juve, dunque i primi tre rinforzi ufficializzati venerdi. In teoria, insomma, basterebbero altri quattro elementi per “accontentare” il tecnico entro la “data di scadenza” di giovedì prossimo, quando sarà antivigilia della prima amichevole con una selezione di dilettanti locali a far da sparring.

A San Gregorio Magno saranno tre i test match nelle date del 20, 24 e 28, quest’ultimo appuntamento con l’asticella più alta perché ci sarà da affrontare il Picerno neo promosso in serie C. L’idea di Ventura, in questo senso, è chiara: vuole un gruppo pronto, magari senza nomi di grido, però già definito per cominciare da subito a renderlo una squadra, con un’impronta caratteriale di personalità e un’identità tattica valida e riconoscibile. A ben (ri)pensarci, tutto quel ch’è mancato alla Salernitana dell’ultimo quadriennio.

Sezione: News / Data: Dom 14 luglio 2019 alle 14:00 / Fonte: La Città
Autore: TS Redazione
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