“S” come sosta, come Salernitana e (pure) come sogni. Sì, perché ci si può sentir più forti pure in una domenica tra pantofole e divano. Un’occhiata alla concorrenza, ed ecco certe percezioni che cambiano, visto che l’erba del vicino sarà pure sempre più verde, però a volte finisce per diventar pericolosamente scivolosa. Chiedere, per credere, al Benevento. Nel merito: guai a pensare, buttando l’occhio a una classifica instabile e mutevole, che due partite in meno corrispondano (automaticamente) a sei punti in più. Ogni gara è una storia, e se n’è accorta la “corazzata” sannita che ieri pomeriggio ha fallito il primo tentativo d’aggancio al terzo posto dei granata. La squadra di Colantuono resta lì, balla ancora da sola con l’ideale medaglia di bronzo al collo, sul podio d’una classifica che per Bocalon & co. resterà immobile per un altro weekend, il prossimo, però che intanto non vede muover foglia al tramonto del recupero che ha “riempito” il vuoto weekend della sosta del campionato di serie B sull’altare delle Nazionali. Gli stregoni sono stati sconfitti 3-1 a La Spezia, sì, proprio a casa di quei liguri che otto giorni prima all’Arechi avevano perso con onore, sollecitando il malcontento del popolo del cavalluccio marino per come avevano attaccato la porta di Micai, a caccia del pareggio, nonostante l’inferiorità numerica. Il tempo, ch’è galantuomo solo con chi gli pare, di sicuro sa esser chiarificatore. E una settimana dopo quel successo per 1-0, stringato e sofferto, restituisce alla Salernitana i meriti d’un risultato che pesa come piombo sulla bilancia d’una classifica adesso un po’ più reale.

Sezione: News / Data: Lun 19 novembre 2018 alle 14:00 / Fonte: la città
Autore: Luca Esposito / Twitter: @lucesp75
vedi letture
Print