"Stiamo cominciando a lavorare alla prospettiva futura di convenzione tra Comune e Salernitana. Non credo ci siano problemi". Angelo Caramanno, l’assessore allo sport dal cuore granata, rassicura sulla lite - a sua volta innegabile - che nell’ultimo periodo ha coinvolto l’ente di Palazzo di Città e la società del cavalluccio marino. Lo fa a margine del Premio Zaccaria Tartarone, nel Salone dei Marmi, dove fino a pochi minuti prima presenziava, con il sindaco Enzo Napoli, anche Angelo Fabiani. Non si sono incrociati, l’esponente di Giunta e il direttore sportivo della Salernitana, eppure il ds ha lanciato altri messaggi concilianti: "Tra noi e il Comune c’è un rapporto cordiale. Non vedo frizioni". Insomma, tensioni superate? Solo maldicenze? Non è esattamente così. Perché se da un lato i portavoce dei due “litiganti” allontanano una “guerra” che non conviene a nessuno, dall’altra c’è un gioco delle parti in cui non ci si viene incontro perché sul tavolo ballano dei soldi, 200mila euro per la precisione. È la cifra oggetto di un contenzioso finito in Tribunale per le spese straordinarie di vigili urbani impiegati nel corso delle partite all’Arechi. Sul punto, sostanzialmente, Caramanno e Fabiani dicono la stessa cosa: «Le carte parlano chiaro». Solo che il primo sostiene la ragione del Comune, dunque che sia la Salernitana a dover pagare costi “attribuibili” a chi organizza l’evento calcistico, mentre il ds granata risponde che in nessuna parte d’Italia i club calcistici pagano i vigili perché a richiederli non sono stati - a semplificare il discorso - Lotito e Mezzaroma, bensì le autorità di pubblica sicurezza.

Sezione: News / Data: Ven 15 novembre 2019 alle 12:30 / Fonte: La Città
Autore: TS Redazione
vedi letture
Print