Fresco di promozione in Serie B con il suo Venezia, l'ex capitano della Salernitana Evans Soligo ha rilasciato un'interessante intervista a La Città in cui si è soffermato sul campionato dei granata a poche giornate dal termine. «Salerno la ricordo sempre con affetto, è una piazza che mi ha dato tanto, anche la mia famiglia si è sempre trovata molto bene», ha esordito il centrocampista classe '79.

Odjer è squalificato, Busellato ancora ai box: la coperta a centrocampo è corta?

"Hanno un certo peso queste assenze perché sono giocatori importanti per l’economia della squadra. Ma chi li sostituirà sarà all’altezza della situazione, metterà il massimo dell’impegno e riuscirà a non far sentire la loro mancanza. L’obiettivo è recuperare Busellato per lo sprint finale. Sarebbe fondamentale, perché se l’allenatore ha trovato un certo equilibrio con lui in campo significa che ha una sua importanza la presenza a centrocampo. Recuperarlo per le ultime giornate rappresenterebbe un punto a favore della Salernitana".

L’alternativa è Zito che però non è una mezzala naturale.

"In un momento così delicato bisogna fare di necessità virtù. La classifica è interessante, la Salernitana si può giocare un posto nei play off ed un giocatore esperto come Zito penso che possa solo essere un vantaggio per la squadra".

Col Frosinone è l’ultima occasione per sognare ancora un posto nei playoff?

"Mancheranno ancora tre partite dopo lunedì. Molto dipenderà dal risultato delle dirette concorrenti. Sarà gara aperta, il Frosinone è una buona squadra ma la Salernitana non è da meno, deve giocarsi le proprie carte senza fare calcoli, facendo la sua partita.

Inzaghi ha detto di avervi fatto vedere i video della Juve per la tenuta difensiva. A questa Salernitana che ultimamente segna col contagocce cosa dovrebbero far vedere per risolvere i problemi in attacco?

"Quello fatto dal mister è soprattutto un discorso motivazionale. Capita anche a noi di soffrire e quindi bisogna capire che c’è bisogno di sacrificarsi insieme quando serve. La Juve è talmente forte e superiore anche perché nei momenti di sofferenza chiudono tutti gli spazi in maniera perfetta. Per quel che riguarda la Salernitana, il tecnico ha trovato i suoi equilibri e troverà in queste gare finali anche la soluzione per essere concreta e prolifica".

A Verona lei ha giocato con Rosina.

"All’epoca giocavamo con i tre davanti, lui faceva l’esterno di destra. Credo che abbia talmente tanta qualità che possa ricoprire qualsiasi ruolo nel reparto avanzato. L’importante è che abbia voglia di farlo: è la testa che comanda tutto, se si predispone mentalmente può giocare dove vuole".

Lei è uno specialista in promozioni. La ricetta?

"Bisogna avere la fortuna di trovare una società solida alle spalle che aiuti a fare gruppo: è quello che sopperisce ai momenti di difficoltà che si presentano nell’anno. La forza del gruppo attutisce i problemi, li fa sentire di meno. E poi c’è bisogno dei tifosi. Conosco bene la tifoseria di Salerno e può essere davvero d’aiuto alla squadra. Non è detto che i più forti vincano sempre: serve un contorno perfetto, un ambiente unito".

Dovessero andare male le cose per la Salernitana vi incontrerete l’anno prossimo in B?

"Io sono in scadenza ma prima di smettere mi piacerebbe tornare a Salerno. Speriamo innanzitutto che la Salernitana possa giocarsi la A. Non dovesse farcela quest’anno sarebbe stupendo magari che si riproponesse, la prossima stagione, l’esito del 1997/98".

Sezione: News / Data: Dom 30 aprile 2017 alle 12:00
Autore: Valerio Vicinanza
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