E' stato ancora una volta ricco di note negative l'atteggiamento mentale della Salernitana. Nonostante la vittoria, la squadra granata ha ancora una volta sbagliato l'approccio con l'avversario, sia nella fase iniziale, quando ha cincischiato troppo in zona gol quando invece c'era bisogno di maggiore cattiveria, sia nella fase centrale del match, quando è subentrata la paura di non agguantare la vittoria rinculando paurosamente ed addirittura subendo l'iniziativa del Savoia. Dal punto di vista puramente tattico, non è stato un azzardo da parte di Menichini, presentarsi al Giraud con un 4-3-1-2 molto elastico, che in fase di possesso si trasformava in un 4-3-3 puro grazie alla presenza di Calil che galleggiava tra la trequarti e l'area di rigore avversaria. Uno spartito tattico che ha funzionato (mira degli attaccanti a parte) almeno fino a quando le ammonizioni a Pestrin e Trevisan hanno messo in crisi dal punto di vista psicologico la squadra. Per rimediare Menichini avrebbe voluto inserire Perrulli e Gabionetta, molto probabilmente al posto degli evanescenti Calil e Mendicino, ma è stato costretto ad operare tre sostituzioni obbligati, a causa degli infortuni di Trevisan e Bocchetti e perché Moro aveva finito la benzina. Fortuna che proprio uno dei calciatori subentrati, Alessandro Tuia (che stava effettuando il riscaldamento già da metà del primo tempo), abbia poi risolto la partita con un guizzo da vero rapace d'area di rigore. 

Sezione: News / Data: Lun 02 marzo 2015 alle 11:25
Autore: Marco De Martino
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