Dagli 11mila di Salernitana-Lecce ai circa 900 spettatori che ieri pomeriggio hanno assistito alla prima partita di coppa Italia della stagione, da qualcuno definiti "eroici" per la capacità di tifare dall'inizio alla fine pur a cospetto di una gara soporifera ed a tratti molto noiosa e priva di grandi contenuti tecnici. Che la competizione abbia meno fascino rispetto ad un match di campionato è lapalissiano, così come è chiaro il fatto che gli allenatori, con le loro scelte, sono i primi ad ammettere implicitamente che l’evento sportivo interessa molto relativamente, ma fa strano pensare che 10mila persone che tifano Salernitana non abbiano avuto voglia di essere presenti sugli spalti quando in campo scende la squadra del cuore. La Lega Pro e la società, dal canto loro, nulla hanno fatto per incentivare la gente: da un lato un orario assurdo che ha penalizzato studenti e lavoratori, dall’altro nessuna iniziativa promozionale come contrariamente accaduto altrove. In previsione di uno scarso afflusso di pubblico perchè non applicare una politica di prezzi popolari (12 euro per la tribuna è tariffa non proprio economica, soprattutto per chi ha pagato anche venerdì sera e sarà a Matera domenica) e riservare un “trattamento di favore” agli abbonati, tradotto in sconti o nella possibilità di avere in omaggio (o a prezzo simbolico) il biglietto per una seconda persona? 

Ad ogni modo, all’Arechi, per Salernitana-Messina, c'erano 894 spettatori paganti, di cui una cinquantina da Messina. Numeri in linea con quelli registrati l’anno scorso, quando il principe degli stadi si riempì soltanto per la finalissima con il Monza. Tutto è filato liscio sul piano dell’ordine pubblico, con controlli anche nell’area adiacente l’impianto di via Allende; nel settore ospiti i sostenitori peloritani si sono fatti sentire, con cori di sfottò tra salernitani e messinesi, ma un clima tutto sommato tranquillo ed in linea con una partita senza emozioni. Si registra un coro poco piacevole dei supporters siciliani che parlava di "Salerno in fiamme", unico momento spiacevole di un match vissuto con serenità anche sui gradoni.

Sezione: News / Data: Gio 30 ottobre 2014 alle 14:40
Autore: Gaetano Ferraiuolo
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