A ogni stagione il suo tormentone. Da “Jamm a Vrè” passando per un Despacito interamente granata, tutto in nome del grande amore dei salernitani nei confronti della prima realtà calcistica cittadina. Il muro umano della Sud ha confermato nel tempo non solo di essere per davvero il dodicesimo uomo in campo, ma anche di essere unico in Italia per fantasia e originalità. Del resto basta fare un giro sul web per ammirare decine e decine di coreografie che hanno fatto invidia all’intera Europa pallonara e che hanno spinto curve come quelle di Schalke e Liverpool a recarsi appositamente all’Arechi per ammirare lo strapotere di uno stadio che, quando vuole, fa la differenza come i gol di un attaccante o le parate di un portiere. E poteva mai mancare il coro-tormentone quest’anno? Assolutamente no! Ed ecco gli ultras inaugurare il triangolare dedicato al Siberiano con un “Sempre insieme a te sarò, sola mai ti lascerò. Sono nato a Salerno, pisciaiuolo morirò” intonata con ritmo coinvolgente, scandito dal battimano di distinti e tribuna. Sul web i video già spopolano e talvolta sentiamo il ritornello riecheggiare per le strade cittadine, cantato da tanti giovani che si innamorano della Salernitana non solo per le performance calcistiche, ma anche e soprattutto per le potenzialità enormi di chi la sostiene in giro per l’Italia a prescindere da mercato, categorie, prezzi e classifiche. Chi era a Cosenza si è emozionato tantissimo quando l’urlo dell’ostile torcida locale, quella del “Vi mandiamo in serie C”, è stato sovrastato dal nuovo coro granata riproposto al 90’ e anche un’ora dopo la fine della partita in un San Vito diventato la succursale dell’Arechi.

Sezione: News / Data: Dom 08 settembre 2019 alle 22:00
Autore: Gaetano Ferraiuolo
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