Come abbiamo rimarcato già nella giornata di ieri, un tifoso non ha avuto la possibilità di sottoscrivere l’abbonamento. I fatti risalgono alla giornata di venerdì, quando la Salernitana lo ha contattato per respingere la richiesta attivando le pratiche per il rimborso. Va detto subito a scanso di equivoci che la società granata non ha nessuna responsabilità, ma ha dovuto applicare una norma modificata nel corso del tempo e che darà vita ad una serie di discussioni e polemiche anche in ambito politico. La spiegazione è semplice: se in passato chi aveva subito un provvedimento di Daspo poteva, dopo un tot numero di anni, acquistare l’abbonamento senza alcun tipo di problema, con il nuovo decreto del Ministro Matteo Salvini si prevedono restrizioni anche importanti per tutti coloro che abbiano commesso reati legati a manifestazioni non necessariamente sportive pur se i fatti risalgono a 10-15 anni fa. Che senso ha tutto questo se poi gli stessi possono comprare il biglietto ed assistere regolarmente alla partita? Quanto a ieri, per tre persone è stata fatta una deroga che è durata, in pratica, 90 minuti: ieri l’abbonamento acquistato al botteghino è stato considerato valido perché il governo ha comunicato le novità alle società di calcio soltanto 48 ore prima dell’inizio del campionato. Ora ci sono due possibilità: prolungare la deroga fino a quando non si decideranno le sorti dell’attuale governo (molti partiti politici sono contrari a questo provvedimento restrittivo e preventivo adottato da Salvini) o rimborsare il voucher prima della terza giornata in programma il 14 settembre col Benevento. Per chi ha subito un Daspo sono previsti molti divieti anche per i match in trasferta, fossero anche aperti ai non tesserati.

Sezione: News / Data: Dom 25 agosto 2019 alle 22:00
Autore: Gaetano Ferraiuolo
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