Venerdì sera la Salernitana è attesa al "Picco" di La Spezia contro gli aquilotti di mister Gallo, per una trasferta storicamente ostica per i colori granata. L'impianto ligure è infatti a dir poco stregato per i campani, che non vincono sul campo dello Spezia dal remoto 1948/49. Due stagioni la sconfitta per 3-1 al "Picco" fu fatale all'allora tecnico granata Vincenzo Torrente, poi esonerato. Il mister di Cetara, intervistato dal quotidiano Il Mattino, ricorda quella gara ed esprime il suo giudizio sul campionato della Salernitana: "Affrontavamo una squadra che aveva speso quasi il triplo di noi, nonostante qualche difficoltà riuscimmo comunque a passare in vantaggio ma poi l'espulsione di Gabionetta condizionò e non poco il resto della gara. Oggi, comunque, non ho nessun rancore per l'epilogo, anzi apprezzo e stimo la proprietà. Sicuramente commisi degli errori in quei mesi, ma a gennaio non mi fu dato il tempo di ricreare una squadra che a gennaio era stata rivoluzionata". Di seguito l'intervista completa:

Quello stesso tempo che oggi bisogna inevitabilmente dare a Stefano Colantuono?

"In generale nel calcio, specie nelle grandi piazze, non si riesce quasi mai a dare continuità a un allenatore, ma nessuno ha la bacchetta magica. Di sicuro, però, scegliendo Colantuono la società ha ragionato in prospettiva con l'idea di voler fare qualcosa di importante".

Gli ultimi risultati negativi quanto potranno condizionare la partita di venerdì sera?

"L'esperienza di Colantuono certamente sarà utile in questo momento, ma secondo me più che i risultati sono gli infortuni che stanno complicando i piani della Salernitana. Questo, purtroppo, è un film che si sta ripetendo da diverse stagioni".

Di fronte ci sarà uno Spezia che può fare affidamento sulla migliore difesa del torneo cadetto.

"Ma nel calcio può accadere tutto e il contrario di tutto. Ora come ora i granata devono cercare di ritrovare tranquillità e ovviamente continuità offensiva, anche contro la Pro Vercelli infatti sono state costruite delle palle gol nitide, chissà che il tutto non possa accadere proprio a La Spezia. Di sicuro provare a recuperare Rosina, che non so se sta bene oppure no fisicamente, potrebbe servire in tal senso".

In dieci giorni i granata giocheranno tre partite, l'utilizzo del turnover in un momento così delicato del torneo quanto può condizionare in positivo e negativo?

"Diciamo che sei quasi costretto a fare qualche cambio, nonostante le svariate defezioni, pur sapendo però che le cose possono essere stravolte da possibili infortuni o squalifiche. Ma bisogna tener conto che anche squadre come Frosinone ed Empoli farebbero fatica con così tante assenze".

Tre stagioni in Serie B e il comune denominatore è stato sempre la sofferenza: cosa manca alla Salernitana per poter fare finalmente il salto di qualità?

"Penso che in occasione del centenario la società proverà a farlo, credo che ci siano quasi tutte le componenti per riuscirci: una proprietà forte, un direttore bravo ed esperto e una tifoseria da serie A. L'unico neo, ma non lo scopro io, è legato alla mancanza di una vera struttura sportiva, il continuo cambio di superficie non fa altro che aggravare la situazione infortuni. Mi auguro che le cose possano andare sempre meglio da qui in avanti".

Tenendo conto di tutti i fattori che hanno caratterizzato la stagione, è questo l'andamento che bisognava attendersi dalla Salernitana?

"Non credo, ma più che altro ritengo che la stessa società volesse provare a raggiungere i playoff in questo campionato. In ogni caso il tempo non manca, ci sono ancora i presupposti per poterci riuscire".

Sezione: News / Data: Mar 20 febbraio 2018 alle 14:00 / Fonte: Il Mattino
Autore: Valerio Vicinanza
vedi letture
Print