Sabato non sarà una giornata qualunque per i veneziani. Al Penzo infatti ci sarà un po' quello che sarà il replay degli ormai celeberrimi Play-Out, che avevano virtualmente mandato gli arancioneroverdi in C. Ai microfoni di TuttoVeneziasport Lorenzo Lollo ha parlato in esclusiva sia del clima in rosa a poche ore di un match così importante sia di come invece questo gruppo si sia amalgamato a una velocità impensabili agli inizi.

Tu sei arrivato a rivoluzione ancora in corso, quindi hai potuto assistere ad alcuni passaggi e all'amalgamarsi del gruppo, ci puoi spiegare come sia stato possibile che una rosa così rivoluzionata sembri invece una squadra che si conosce da tempo?

“Cominciamo dal fatto che io sono stato il penultimo acquisto, dopo di me è arrivato solo Montalto, quindi gran parte del lavoro era stato già fatto. Comunque sì ho visto l'amalgamarsi del gruppo e devo dire che è stato possibile perchè tutti i ragazzi che compongono questa rosa si sono messi a disposizione, con umiltà e voglia di sacrificarsi. Si è creata subito un'unità di intenti importante, senza di quella non vai da nessuna parte, qui invece è stato un processo immediato”.

Con un passato in una piazza importante come Empoli e dopo aver fatto anche la A col Carpi, la scelta prima di Padova e Venezia ora sono sembrate strane dall'esterno:

“Per me passare dalla A alla B non è stato assolutamente un passo indietro, ci sono stati vari fattori che mi hanno guidato nella scelta. L'anno scorso a Empoli non avevo proprio spazio, non c'erano margini per farmi giocare, ho ricevuto diverse richieste e Padova, che aveva fatto una rivoluzione simile a quella che ha fatto questa estate il Venezia, è stata la più convincente. Con la retrocessione io sono rientrato nei ranghi dell'Empoli, ma avevo capito di aver bisogno di nuovi stimoli, non riuscivo più a stare in Toscana. Sono andato quindi sul mercato, ricevendo diverse proposte, ma la telefonata che ho fatto con il DS Lupo mi ha convinto immediatamente che Venezia era ciò che faceva per me”.

Anche qui a Venezia però la concorrenza in mezzo si fa sentire:

“Vero, ma è una concorrenza sana, quella che ti fa dare il massimo in allenamento e quando subentri a gara in corso. Ti faccio un esempio: in altre piazze in cui sono stato eravamo in pochi e si sapeva bene o male chi avrebbe giocato, questo fa sì che tu non sia stimolato a mettere il 100% di te stesso in allenamento”.

Ora il match con la Salernitana al Penzo, affiorano brutti ricordi e quest'anno il Venezia in casa non ha ancora vinto, c'è voglia di impresa:

“No, ma per un semplice motivo, affrontiamo sempre ogni partita mettendoci il massimo, quindi contro la Salernitana giocheremo come contro tutte le altre squadre, aggressivi e propositivi, vogliosi sì di fare punti, sapendo che è una corazzata. Daremo tutto, ma non per vendette, ma perchè ogni singola partita è importante”.

Sezione: News / Data: Ven 18 ottobre 2019 alle 14:30
Autore: TS Redazione
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