Quindici punti e il quart’ultimo posto, al giro di boa, per il Livorno. Un vero e proprio inizio di miracolo per i labronici, che nella gestione Lucarelli avevano ottenuto cinque punti in undici gare. L’ex allenatore della Salernitana ha saputo prendere per mano la squadra, incassare i colpi ad inizio percorso e poi costruire una risalita valsa la salvezza diretta. Così l’obiettivo stagionale del club toscano è andato in porto, senza neanche troppe difficoltà. Avvio di campionato terribile: sconfitta a Pescara (1-2), ko interno con il Crotone (0-1), pari a Cosenza (1-1) e resa tra le mura amiche con il Lecce (0-3). L’emorragia di sconfitte è tamponata dall’1-1 di Venezia, ma poi arrivano altre due sconfitte con lo Spezia (1-3) e a Benevento (0-1). Il primo successo ai danni dell’Ascoli (1-0) firmato Raicevic è il prologo ad altre due gare senza punti (Salerno, 1-3 e Perugia 2-3) che portano all’esonero della bandiera Lucarelli. Breda si accomoda in panchina e dopo tre gare con un solo punto conquistato (0-1 a Cremona, 0-0 in casa con il Cittadella, 0-2 a Brescia) riesce a sbloccare l’attacco e cominciare una serie positiva che fa abbandonare agli amaranto l’ultimo posto. A cadere o fermarsi sotto i colpi di Giannetti e Diamanti sono il Foggia (3-1), il Palermo capolista (1-1), il Verona terzo (0-0), il Carpi (4-1) e il Padova (1-1). Cinque risultati utili consecutivi che valgono la zona play out, con l’opera da completare nel girone di ritorno. Il 2019 si apre con il proseguo della serie positiva: 0-0 casalingo con il Pescara, 1-1 a Crotone, vittoria per 2-0 sul Cosenza. Rocambolesca la sconfitta contro il sorprendente Lecce (2-3 al “via del Mare”), poi nuovi tre punti con la vittoria sul Venezia (1-0). Gli uomini di Breda inaugurano così un filotto di imbattibilità al “Picchi” che li condurrà alla salvezza. Dopo lo 0-3 di La Spezia, cade in terra amaranto il Benevento (2-0). Buon pareggio ad Ascoli (1-1) e vittoria contro la Salernitana nello scontro diretto (1-0). Il mese di aprile è amaro per la truppa di Breda, che va in contro ad una mini-crisi di quattro partite in cui arrivano altrettante sconfitte (Perugia, 1-3, Cremonese, 1-3, Cittadella, 0-4, Brescia, 0-1). La bravura di Diamanti e soci è quella di rialzarsi di nuovo: imposti i pari al Foggia (2-2) e al Palermo (2-2), il Livorno espugna Verona (3-2), fa il suo dovere con il Carpi (1-0) e festeggia la salvezza. Poco più che un’amichevole l’ultima di campionato con il Padova già retrocesso (1-1). I 39 punti che hanno consentito al Livorno di restare in B sono frutto di un girone di ritorno importante, ma soprattutto è piaciuta l’etichetta di squadra ‘tosta’ che Breda ha affibbiato ai suoi. Affrontare gli amaranto non è stato facile per nessuno, dopo un inizio con qualche sbandamento la compagine livornese ha dato del filo da torcere a tutti e per la cattiveria agonistica con cui ha portato a casa risultati, vittorie e salvezza merita un bel 7 in pagella. In attesa, però, di ricominciare una stagione meno rischiosa dal punto di vista tecnico, tattico ed emotivo.

Sezione: News / Data: Mer 14 agosto 2019 alle 14:00
Autore: Rocco Della Corte
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