Gli esami non finiscono mai. La Salernitana deve dimostrare di poter davvero fare la voce grossa, eliminando le perplessità che vi sono sul suo conto nonostante i sette punti finora incamerati. L’avversario di turno non sembra irresistibile, ma guai a sottovalutarlo. La Vigor Lamezia del salernitano Erra gioca con un modulo spregiudicato e speculare rispetto a quello adottato dalla formazione di Menichini nei primi tre turni. 4-3-3 a confronto, a meno che la Salernitana non venga schierata come nelle fasi finali delle sfide contro Martina e Aversa. Qualora le due compagini si affrontassero con lo stesso schieramento tattico, sarebbero i singoli a fare la differenza e l’ago della bilancia propenderebbe dalla parte dei granata, dotati di maggiore tasso tecnico. Se gli ospiti giocassero con un 4-2-4 ultra offensivo, uno dei risvolti potrebbe essere il seguente: la Salernitana, facendo leva sulla forza d’urto del reparto offensivo, stringerebbe d’assalto la metà campo avversaria, ma potrebbe subire il contropiede dei locali, agevolati dalla superiorità numerica a centrocampo. Menichini dovrà valutare bene se la propria squadra è in grado di sostenere il 4-2-4 per tutta la gara: un conto è giocarci per ribaltare la gara nei minuti finali, un conto è iniziare così dai primi minuti. In generale l’imperativo categorico è evitare di subire gol: mantenere la porta inviolata sarebbe un importante punto di partenza per raccogliere punti anche in terra calabrese. 

Sezione: News / Data: Sab 20 settembre 2014 alle 12:15
Autore: Corrado Barbarisi
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