Ancora una volta un flop, contro il Torino, squadra non irresistibile. Certo, ci sono diverse attenuanti a giustificare l’ennesima sconfitta all’Arechi, portieri normali che si ergono a Superman quando giocano contro i granata, infortuni che si susseguono da avvio torneo, arbitri e Var che decidono di interpretare il regolamento non in maniera oggettiva, ma secondo il proprio comodo, e via dicendo… Salernitana calpestata dal palazzo, ora però basta: “Per il rispetto che si deve a Salerno e ai suoi tifosi auspichiamo di avere lo stesso rispetto da tutti gli organi sportivi deputati a vigilare sulla regolarità del campionato, assicurando una gestione arbitrale di partite così delicate davvero ineccepibile: qui non si tratta soltanto della percentuale, sempre presente, di erronea valutazione, ma di adeguata considerazione tecnica degli episodi in campo ed in videoassistenza. Sia chiaro a tutti che la Salernitana non è e non può essere considerata retrocessa fin quando il dato aritmetico non lo confermerà…”, si legge, tra l’altro, sulla nota dell’A.D. Maurizio Milan, all’indomani della gara contro il Torino. Una forma di protesta chiara e condivisibile da chi ama lo sport non solo la Salernitana.

Ma alla fine quello che conta è il risultato: non serve a nulla se le consorelle davanti hanno battute d’arresto abbastanza costanti, se sono seguite alla stessa maniera dalla squadra di mister Nicola. Non si approfitta e ciò rende la situazione ancora più complicata. Ci sia aspettava qualcosa in più con la nuova direzione tecnica, invece i tre punti mancano dalla gara di Verona con mister Colantuono in panchina. A chi sostiene che di questi tempi a gennaio è difficile trovare merce in grado di dare una svolta positiva al torneo, rispondiamo che è in parte vero, ma proprio per questo motivo ci si affida a professionisti capaci, in grado di testare il mercato e ottimizzarne i costi, altrimenti direttori sportivi possiamo essere potenzialmente tutti. Capita di sbagliare e in effetti l’ex ds della Roma lo ha anche onestamente ammesso e proprio per questo motivo deve anche accettare eventuali critiche mosse al suo operato. Ovvio che non devono essere superati i limiti e l’eventuale critica deve essere oggettiva e, soprattutto, costruttiva, non distruttiva.

Tornando al discorso calcio giocato, la trasferta all’Olimpico contro la Roma non capita a proposito. La squadra di Mourinho si avvicina alla quarta posizione che garantirebbe ai giallorossi un posto in Champions League. Cinque punti di distacco dalla Juventus non sembrano poi tanti, con i bianconeri che potrebbero accusare psicologicamente il contraccolpo della sconfitta interna contro l’Inter e l’addio alle ambizioni dello scudetto. Il calcio però a volte è strano e, come si dice, la speranza è sempre l’ultima a morire. La situazione di classifica dei granata è disastrosa, nonostante le due gare da recuperare e il 7%  di percentuale salvezza si è ulteriormente assottigliato. Finchè la matematica non condanna (e anche oltre, aggiungiamo), bisogna onorare il campionato e, soprattutto lo zoccolo duro dei veri tifosi, unici a non mollare mai e ad essersi meritati la salvezza in questo torneo da dimenticare. 

Sezione: Editoriale / Data: Ven 08 aprile 2022 alle 00:01
Autore: Maurizio Grillo
vedi letture
Print