Siamo alle solite: contro il Torino gara da ultima spiaggia. Questa volta per davvero, aggiungiamo. E’ da quando è ripreso il campionato dopo la sosta invernale che si sottolinea: dalla prossima non si può più sbagliare! Con Spezia e Genoa sono giunti due pareggi che sono costati a mister Colantuono la panchina, poi ancora alternanza tra pari e sconfitte con la nuova gestione Nicola. A tirare la corda si spezza, adesso per davvero non si può più sbagliare. Contro il Torino ci vogliono assolutamente i tre punti, che mancano dalla gara di Verona, ironia della sorte, proprio dalla gestione tecnica passata. Non è il momento, però, di fare processi, alla vigilia di una partita fondamentale per alimentare la fiammella della salvezza dei granata. Si tireranno le somme a tempo debito. Oggi  bisogna concentrarsi esclusivamente sulla gara dell’Arechi di domani per affrontare la formazione di “Ivan il terribile”. Juric è infatti considerato uno dei migliori allenatori della Serie A.

Per nostra fortuna, la sua squadra ha un completino “double face”: quella che ha fatto vedere i sorci verdi all’Inter, salvata solo da una grossa svista arbitrale in area nerazzurra oppure quella inconsistente incapace di rimontare un gol di scarto a Genova contro i rossoblu, nonostante la superiorità numerica per buona parte della gara. Ovviamente ci auguriamo tutti di trovare all’Arechi quella “poco vogliosa” del Marassi. Ma l’esperienza insegna che non bisogna aspettarsi regali  da nessun avversario e quindi impostare una partita con la giusta determinazione e cattiveria agonistica: insomma, alla fine dovrà prevalere la maggiore fame della Salernitana. I tre punti sarebbero fondamentali non solo per la classifica deficitaria, ma soprattutto per il morale, sperando nelle ormai famose due gare da recuperare, a meno di un clamoroso passo indietro della giustizia sportiva di fronte ai ricorsi di Udinese e Venezia, cosa che ci sentiamo però di escludere.

Per quanto riguarda l’esito dei ricorsi, credo che possiamo stare assolutamente tranquilli. Non mi sbilancio mai e nella vita può succedere sempre di tutto, ci mancherebbe, ma  la sentenza della Corte d’Appello è uno spartiacque decisivo. Non credo proprio che in ultimo grado di giudizio si possa ribaltare quanto sancito con assoluta decisione e senza un minimo di dubbio”, le parole dell’avv. Francesco Fimmanò ai nostri microfoni e se lo dice lui c’è da fidarsi.  Quindi è il caso da domani di farsi trovare pronti alle battaglie, augurandoci che mister Nicola sappia affidarsi sì ai giocatori tecnicamente più validi e in forma, ma anche a coloro che sono pronti ad azzannare le gambe degli avversari. A dire il vero, la grossa lacuna di questa annata, situazione ben diversa se si fa riferimento alle caratteristiche degli uomini del tecnico Castori nell’anno della promozione. Ci piacerebbe vedere, infatti, contro il Torino di nuovo una Salernitana in stile Jaro che morde il pallone, manifestando tutta la grinta di chi vuole assolutamente vincere, a tutti i costi!

Consentiteci, infine, una riflessione: la gara che potrebbe dare alla Salernitana la speranza di non lasciare la massima serie sarà seguita da circa diecimila tifosi, pochi, pochissimi. In pratica lo “zoccolo duro”, quello che non molla mai. I granata questa volta avrebbero bisogno di maggiore sostegno per superare lo scoglio, uno stadio pieno, un ambiente caldo che faccia sentire il fiato sul collo ad avversari e ai direttori di gara (Var compreso). Già, ma c’è il Torino all’Arechi, non le squadre super scudettate. Forse si pretende troppo…

Sezione: Editoriale / Data: Ven 01 aprile 2022 alle 00:01
Autore: Maurizio Grillo
vedi letture
Print