Salvezza possibile o divorati dalle “fiamme” dell’inferno della B? Con il calcolo della probabilità le “bruciature”, purtroppo, sono già evidenti e fanno male, ma possono anche sanarsi in poche settimane… Il problema è che partita dopo partita lo si spera, ma sistematicamente rimandiamo alla prossima. Non è con la Juventus che vanno presi i punti salvezza: giusto anche questo, ma il discorso è valido se affrontando squadre come Spezia, Genoa e Bologna si fa bottino pieno, altrimenti si fanno solo chiacchiere… e si resta sempre malinconicamente ultimi della classe. E’ un’annata no, non ci sono dubbi. Difficoltà di iscrizione, il 30 dicembre si rischiava di scomparire, la sfortuna che ha perseguitato e che continua a farlo senza pietà, se guardiamo i recenti infortuni di Mamadou Coulibaly, Ruggeri e di Perotti (qualche problemino anche per Ederson). Sembra il classico remare controvento, solo la matematica e la forza di volontà tengono in piedi, come dicevamo, il filo di speranza.

Senza voler colpevolizzare nessuno, perché errori possono commetterli tutti, analizzando il campionato dei granata, considerando le difficoltà iniziali, altre col cambio di gestione e con la dea bendata contro, non ne è andata bene una. Da elogiare il presidente Iervolino che dando carta bianca al ds Sabatini e investendo una cifra considerevole, ha fatto il possibile per evitare di affondare. Così come l’impegno del neo ds, che si è assunto la responsabilità della riuscita o meno dei “rinforzi” di gennaio. I risultati, però, sono mancati. Il dato è oggettivo e inconfutabile, come egli stesso con onestà intellettuale ha ammesso. Non tutte le ciambelle riescono col buco, se poi si parte con la dea bendata voltata dall’altra parte, la frittata è fatta. L’infortunio di Perotti è un’ulteriore conferma che quando si punta su giocatori fermi da tempo il rischio di incappare in simili contrattempi è più frequente.

Come dicevamo, non ci permettiamo di dare sentenze di condanna o di assolvere imputati. Si cerca di esaminare oggettivamente ciò che sta accadendo. La scure non deve abbattersi su nessuno. Oltretutto parliamo solo di calcio, che sebbene per qualcuno è ragione di vita (soprattutto a Salerno) ci sono questioni di notevole importanza nel mondo che vanno ben oltre il fatto puramente sportivo.  Nessuno e sottolineiamo nessuno, può oggi, considerati i risultati, esaltare questa o quella persona o viceversa condannare. Quando si vince ci sono meriti di tutti, anche se in percentuali diverse, lo stesso va detto quando si perde.

Per quanto sta accadendo alla Salernitana, chi esalta qualcuno e condanna l’altro, non solo dimostra di avere una conoscenza superficiale del calcio, ma anche mancanza di obiettività. Oggi nessuno ha vinto, anche coloro che affermano l’avevo detto, abbiamo perso tutti. Comunque, non per questo bisogna darsi per vinti, si molla solo quando la matematica ci condannerà. Alla ripresa con il Torino, sarà una gara da un risultato unico e, a proposito della sosta, consentiteci una riflessione sulla disfatta della Nazionale di Mancini e del presidente Gravina: il calcio italiano è alla frutta, mancano i talenti e forse sarebbe ora di limitare gli arrivi di giocatori stranieri e obbligare a un numero minimo di quelli nostrani. Altrimenti saranno ancora delusioni...

Sezione: Editoriale / Data: Ven 25 marzo 2022 alle 00:01
Autore: Maurizio Grillo
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