Il <carisma> non è qualcosa che si acquista al supermercato o in qualche altro punto vendita. Il carisma ho c'è l'hai oppure no. Ebbene Gian Piero Ventura ha proprio questa grande virtù (la possiamo chiamare così..) che vine fuori da tanti anni di panchina e di calcio a notevoli livelli. Non è un maestro - allenatore che si sarebbe rimesso in gioco solo per la voglia di farlo. Ha accettato questa sfida, questa <panchina> bollente della Salernitana perchè innanzitutto aveva voglia di ritornare a sentire l'odore dell'erba deì campi di calcio e poi perchè ha capito che questa grande tifoseria, scottata da anni bui soprattutto in questi campionati di serie B voleva riemergere. Dunque si è saldato il binomio proprio all'indomani dell'inizio della stagione dei cento anni della società granata. Lotito, Mezzaroma e Fabiani avevano (hanno) capito che solo collocando in panchina un allenatore di un certo carisma e con chiare prospettive potevano rimettere in carreggiata una barca che procedeva tra mille difficoltà in un mare in tempesta. Ed hanno scelto una persona, un tecnico che in questi pochissimi mesi sulla panchina della Salernitana è entrato già nel cuore dei tifosi. Che si sono già affezionati a lui, che
hanno intravisto nell'uomo genovese uno di loro, una persona che sente molto il proprio lavoro, che cerca di non disperdere quell'enorme bagaglio che in tutti questi anni ha accumulato. Insomma un uomo sul quale tutti hanno appuntato i loro occhi per questo rilancio della squadra del cuore. E' chiaro che siamo solo all'inizio della stagione, che il calcio d'agosto spesso e volentieri è ingannevole ma quello che più ci ha colpito in questo esordio contro il Pescara è stato l'affetto e gli applausi che il popolo granata ha avuto per la squadra del cuore. E poche volte lo avevamo notato nello scorso campionato. Sarà stata la presenza del <patriarca> Ventura, saranno stati i suoi modi gentili a far ricredere tante persone che sono ritornate allo stadio. Eppure novemila presenze non sono poche. Ma ci ha colpito anche una frase di Gian Piero Ventura in conferenza stampa. <Sarò felice ancora di più quando vedrò gli spalti pieni di questo Arechi come ricordo di aver visto tanti anni fa...>. Un invito a chi si è allontanato ma i proclami o gli inviti se li fa una persona carismatica come Ventura non potranno mai essere disattesi. Ne siamo convinti.....

Sezione: Editoriale / Data: Mar 27 agosto 2019 alle 13:00
Autore: Enzo Sica
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