In un momento di maggiore serenità e senza tanti argomenti che alimentano il malcontento in città si potrebbe parlare di una Salernitana per almeno un'ora superiore alla capolista e capace di costruire al Rigamonti 15 occasioni da gol. Mai accaduto prima in trasferta, nemmeno ad Ascoli laddove era finita 4-2. Nel giorno in cui, però, Massimo Coda realizza una tripletta in quel di Verona e Alfredo Donnarumma sigla la quarta rete contro i granata dopo il tris dell'andata è chiaro che commentare le prove di Lamin Jallow, Alessandro Rosina, Milan Djuric ed Emanuele Calaiò fa scuotere la testa. Che colpe ha mister Gregucci se la Salernitana non riesce a capitalizzare? L'idea di gioco c'è, anche a Brescia il cavalluccio se l'è giocata a viso aperto pagando a caro prezzo errori individuali, una giocata super di Torregrossa e un pizzico di sfortuna. 

Piangere sul latte versato non serve, ancor di più perchè sabato in un Arechi vuoto arriverà un Carpi alla disperata ricerca di punti per tentare l'impresa. I ragazzi di Castori, bestia nera della Salernitana, devono vincere a tutti i costi e dovranno giocare una gara d'attacco. Solo una vittoria permetterebbe di vivere in serenità le gare di fuoco contro Foggia, Cosenza e Pescara. La salvezza non era l'obiettivo, lo abbiamo detto più volte, ma ormai il quadro è questo e bisogna evitare di trasformare il galleggiamento in un dramma sportivo. 

Sezione: Editoriale / Data: Lun 22 aprile 2019 alle 23:45
Autore: Ugo Baldi
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