Peggio di così non poteva andare. Il Livorno che vince col Carpi, il Benevento che al 95' acciuffa il Padova che, con il successo, avrebbe giocato la partita della vita contro un Venezia ringalluzzito da due rigori inesistenti, scontri diretti quasi tutti a sfavore e un Cosenza che passeggia all'Arechi sui resti di una Salernitana indecifrabile e reduce da 8 sconfitte nelle ultime 10 partite. Stasera c'è Foggia-Perugia, complice la scelta folle di non prevedere la contemporaneità almeno negli ultimi 180 minuti. Se i rossoneri dovessero perdere potrebbe bastare un punto per evitare la retrocessione diretta, viceversa una sconfitta a Pescara potrebbe condannare i granata addirittura alla C senza passare per gli spareggi. Tutto nell'anno del centenario.

Mentre giocatori e allenatore prendevano insulti uscendo dallo stadio, si registrava l'assenza dei presidenti Claudio Lotito e Marco Mezzaroma. Come può una società non essere presente in tribuna con una squadra che si gioca tutto? Come è possibile che non parlino alla stampa (se non qualche mirata e sporadica apparizione) spiegando cosa stia succedendo e cosa intendano fare per salvare il salvabile? Perchè non ha preso parola il ds Angelo Fabiani rispondendo a quei calciatori che si sentono lasciati soli? Mezzaroma, in particolare, ha grosse responsabilità. E' stato lui a scegliere Gregucci e a non volerlo successivamente esonerare, pare sia stato lui a chiudere i cordoni della borsa a gennaio, era stato lui a promettere maggiore presenza in città. Non può essere credibile chi chiede la presenza dei tifosi e poi resta a Roma nove volte su dieci. Un presidente attento starebbe vicino ai calciatori, li incoraggerebbe, si arrabbierebbe se necessario. Il loro silenzio sta aprendo le porte verso la serie C. Poi non se la prendano con la gente

Sezione: Editoriale / Data: Lun 06 maggio 2019 alle 13:00
Autore: Ugo Baldi
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