Una vittoria fondamentale, un segnale importantissimo contro l'avversario più pericoloso. Una prova di carattere, come testimoniato dalla capacità di rimontare allo svantaggio pur sapendo che la stragrande maggioranza del pubblico ha anteposto una presa di posizione tardiva al sostegno incondizionato alla maglia. Vince la Salernitana, migliora la classifica, si può guardare al futuro con maggiore ottimismo. Non era facile battere il Cittadella disputando un secondo tempo perfetto senza l'apporto della gente, con gruppi ultras all'esterno dello stadio a cantare contro altri ultras e contro una società che, dietro le quinte, sta già programmando il futuro. Un futuro che parte da oggi e dalla buona base di partenza di una rosa tutt'altro che scarsa.

A volte dalle sconfitte possono nascere le vittorie più belle a patto che tutti si dimostrino meritevoli della serie A. Non è pensabile che Salerno esprima 2500 spettatori in B, che gli ultras litighino tramite striscioni, che i club organizzati disertino ad oltranza e che la proprietà prosegua con silenzio stampa, allenamenti a porte  chiuse e assenza sul territorio. Ci sono le basi per esplodere e per riportare entusiasmo, occorre un passo indietro da parte di tutti. Il 4-2 di oggi è l'occasione giusta per sedersi a tavolino e decidere cosa fare da grandi.

Sezione: Editoriale / Data: Sab 13 aprile 2019 alle 23:00
Autore: Ugo Baldi
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