Se ne facciano una ragione gli amanti delle teorie complottistiche che vedono ombre dappertutto: la Salernitana di quest'anno ha tutte le carte in regola per vivere una stagione divertente. I primi 25 minuti di oggi ricordano quelli contro il Benevento, ma stavolta la squadra ha reagito da big disputando un secondo tempo molto simile a quello col Pescara. Al di là delle trame di gioco interessanti e divertenti, Salerno deve coccolare un gruppo che suda la maglia, che si impegna, che ha una voglia matta di apprendere dall'allenatore, che è stato assemblato in intelligenza senza spese folli nè prime donne e che è destinato a crescere tantissimo. Chi quasi si indignava per aver vinto in quel modo a Trapani dovrebbe ricordarsi che nel calcio conta la vittoria: oggi la Salernitana ha dominato, ma ha raccolto due punti in meno anche a causa delle sviste dell'arbitro. Manca un rigore solare, chissà la dirigenza del Trapani cosa penserà dopo aver gridato allo scandalo domenica sera senza alcuna ragione.

Ad ogni modo sono tantissime le note positive che emergono da questa serata. Anzitutto la condizione atletica. C'erano dubbi e perplessità perchè il Chievo aveva usufruito di un giorno e mezzo in più di riposo, invece i giocatori hanno corso fino alla fine esprimendosi su ottimi livelli anche quando sono rimasti in dieci senza un esterno di grandissimo valore. Evidentemente il preparatore ha svolto un ottimo lavoro in estate, non a caso Ventura ha deciso legittimamente di non effettuare sostituzioni preservando gli altri per la battaglia di Livorno. In secondo luogo la reazione. Dopo lo 0-1 del Benevento si spense la luce, oggi i granata hanno immediatamente pareggiato e sfiorato il vantaggio in almeno quattro circostanze. Molto bene anche i singoli: Karo è un predestinato, Jaroszyinski di altra categoria, Odjer ha fatto benissimo e metterlo in discussione significa vedere un altro sport, Cicerelli ci fa chiedere come sia possibile che gli allenatori precedenti non lo avessero mai preso in considerazione, Djuric è stato encomiabile per impegno e intelligenza tattica.

Se ricordiamo che questo è un gruppo completamente nuovo, con sei giocatori potenzialmente titolari fuori e Cerci e Dzickez che devono carburare si può essere assolutamente fiduciosi. Nessuno sta parlando di serie A, ci sono delle lacune da colmare (il bomber, forse l'unico tassello da prendere a gennaio), i primi 20 minuti di oggi hanno fatto storcere il naso e qualche giocatore (Firenze, Giannetti) non è partito al massimo. E', però, una Salernitana al 40%, con un'idea di gioco, una ritrovata compattezza che porta con sè logica, professionalità e programmazione. Un plauso finale ai 7500 dell'Arechi. Un tifo da brividi, in tutti i settori. Che ha inciso e non poco. Perchè conta la qualità e non la quantità. Uno stadio così darà tanti punti in più, in clima giusto determina più delle parate di Micai e degli assist di Kiyine. 10 punti in 5 partite, squadra che ha subito meno tiri in porta in B, -2 dalla vetta. Considerando che la corazzata Frosinone è a -6 con un allenatore a rischio, che la Cremonese non ha battuto l'ultima in classifica e che lo Spezia ne sta prendendo 3 a partita....

Sezione: Editoriale / Data: Gio 26 settembre 2019 alle 00:35
Autore: Gaetano Ferraiuolo
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