La Salernitana avrebbe sperato sicuramente in una prima uscita diversa per il 2022 e invece si ritroverà a raccogliere i cocci e fare la conta dei disponibili per la trasferta di Verona. Granata in terra veneta senza ben otto giocatori risultati positivi al Covid, contro una squadra, gli scaligeri di mister Tudor, anch'essi falcidiati dalle positività, in uno scenario che si preannuncia a dir poco surreale. "The show must go on", tuonano dalla Lega, dove non è stata minimamente presa in considerazione l'ipotesi di rinviare la gara, mentre resta pendente la decisione sulle gare fantasma contro Udinese e Venezia. Difficile bloccare un campionato organizzato entro limiti temporali ben definiti, con un Mondiale alle porte, e quindi la sensazione è che la macchina debba proseguire nonostante tutto. Resta da domandarsi quale spettacolo possa offrire a tifosi e appassionati, però, una massima serie così malridotta, tra stadi a capienza ridotta e squadre decimate dal Covid, ma questo è un interrogativo che dovranno seriamente porsi le istituzioni calcistiche, che in questi giorni hanno dato vita a uno stucchevole braccio di ferro con le Asl in barba a qualsiasi tipo di protocollo. 

Tornando all'attualità del campo, per Colantuono è stato oltremodo arduo preparare la gara col Verona in queste condizioni, specialmente considerando lo stato di forma della squadra minata dalla lunga inattività, che si protrae dal 17 dicembre contro l'Inter. La situazione non è delle migliori e la sensazione è che i rinforzi tarderanno ad arrivare per via dei tempi tecnici necessari all'insediamento ufficiale della proprietà Iervolino. Difficile chiedere molto, attualmente, a questa squadra, ma bisognerà scendere in campo senza alibi e con altissime motivazioni: in questo 2022 occorre un netto cambio di passo, per non rendere la salvezza una chimera. 

Sezione: Editoriale / Data: Dom 09 gennaio 2022 alle 00:00
Autore: Valerio Vicinanza
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