Ci risiamo. Nuova partita in casa tra le mura amiche, nuova squadra alla portata dei granata, nuova ultima spiaggia. Ce lo ribadiamo ormai da Gennaio, dalle ultime gare di Colantuono alle prime di Davide Nicola. Ma dopo tre mesi di ripetizioni e riproposizioni sembra esser davvero arrivati al fatidico momento: dentro o fuori. Eh si, col Torino sarà una gara da dentro o fuori: si vince e con i tre punti si inizia un altro campionato, si perde o si pareggia e si dice praticamente addio alla Serie A e alla lotta salvezza. Non sono solo i tre punti a fare la differenza, ma un concatenarsi di eventi che potrebbero intrecciarsi e favorire l'ascesa, o per meglio dire, la risalita dei granata. 

Da un lato il palinsesto dalla prossima giornata di A, con diverse gare interessanti per la Salernitana. Lo scontro diretto Spezia-Venezia potrebbe "condannare" definitivamente i lagunari di mister Zanetti, con i nervi a fior di pelle, nelle ultime tre della classifica e, parallelamente, tirare sempre più fuori gli uomini di Thiago Motta dalle sabbie mobili della zona calda. Stesso discorso per Udinese-Cagliari, con i friulani che potrebbero in caso di vittoria agganciare l'Empoli e forse salutare la bagarre salvezza, inguaiando i sardi appena in apnea sopra l’acqua alta della lotta per la permanenza. Nel mezzo di questi scontri diretti le difficili gare delle genovesi, impegnate a Verona (sponda rossoblu) e in casa contro Mourinho (sponda blucerchiata): una doppia sconfitta che potrebbe mettere in guai seri Giampaolo e far calare la cresta a Blessin. Dall'altro invece il morale, la consapevolezza e il coraggio che sembrano essere mancati nelle ultime gare. Eh si perché la vittoria è da sempre la miglior medicina, in grado di curare tutti i mali, un pò come la Brufen di questo periodo. Solo una vittoria può rimpinguare un morale che sta calando mancata vittoria dopo mancata vittoria, rinforzare una consapevolezza che si sgretola rete subita dopo rete subita e rinfoltire un coraggio necessario per affrontare le prossime gare. Ed infine un Toro che arriva a Salerno sazio della propria posizione in classifica, gonfio di infortuni e defezioni e con un mal di piccole da non sottovalutare. 

Tutti elementi dunque che portano a pensare ad una gara da ultima spiaggia, soprattutto perchè non vincere vorrebbe dire davvero mettere una croce su questa stagione e poter pensare in anticipo alla programmazione della prossima. Certo, con tanto rammarico, ma anche con la consapevolezza di avere ora una società in grado di pianificare con anticipo il proprio cammino ed i propri movimenti, sul mercato e fuori dal campo. 

Eh allora non ci resta che dire "fuoco alle polveri", anche perché l'Arechi sarà ancora una volta una polveriera, pronta ad esplodere dal fischio iniziale a quelli, che si spera, suggelleranno le reti messe a segno da Bonazzoli & C.; ma soprattutto non ci resta che dire che qualcuno ce la mandi buona finalmente, almeno stavolta. 
 

Sezione: Editoriale / Data: Gio 31 marzo 2022 alle 00:00
Autore: Roberto Sarrocco
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