La dead line si avvicina pericolosamente ed al momento non si intravedono vie d'uscita per la Salernitana che vede all'orizzonte apparire davanti a sé lo spettro dell'esclusione dalla massima serie. Un evento da scongiurare ma che, a tutt'oggi, sembra essere l'ipotesi più concreta; sempre che il presidente della Figc Gravina non faccia un passo indietro concedendo quella famosa proroga che consentirebbe alla truppa di Colantuono di concludere quantomeno la stagione. Si vedrà. Quel che è certo è che tutto l'ambiente granata si trova in una situazione surreale; la sintesi di un anno incredibile, iniziato con una gioia inaspettata  per una promozione in serie A tanto meritata quanto fortunosa nei modi, per poi rischiare di concludersi nel peggiore dei modi, ovvero con l'esclusione dal campionato che significherebbe per la Salerno sportiva macchiarsi di un'onta difficilmente cancellabile nel medio periodo. 
D'altronde, la delusione mista a rabbia è enorme ed i tifosi sono ormai stanchi di non vedere una via d'uscita.
Le notizie si rincorrono, presunti acquirenti sembrano sul punto di accaparrarsi questo prezioso bene ma, poi, il tempo passa e la situazione sembra tornare sempre al punto di partenza: nessuna vendita = Salernitana esclusa dalla massima serie. Un ritornello che sta diventando un incubo, degno di Stephen King, il più grande scrittore di film horror. 
Certamente, si attenderà sino all'ultimo momento utile,  sperando nel lieto fine, ma la sensazione è che difficilmente si riuscirà a concretizzare in quattro giorni quello che non si è concluso nei precedenti sei mesi. 
Naturalmente, essendo la Salernitana una compagine che ha un brand importante, che attira, altresì, notevole visibilità per il suo imponente seguito, anche fuori regione, l'interesse nei suoi riguardi da parte di potenziali investitori potrebbe non mancare. E non è mancato in passato. Ma ci sarà tempo, oggi, per questo passaggio di quote? Perlomeno per la stipula di un preliminare?
Domande a cui dovrebbe, però, farne seguito un'altra ed indirizzata soprattutto ai trustee: quali sono state le offerte e, nello specifico, perché non sono state accettate? 
Naturalmente, il ruolo delicato ricoperto impone una certa dose di riservatezza ma a questo punto, con diversi notizie che si sovrappongono, sarebbe stato auspicabile una rappresentazione più dettagliata dello status quo.I tifosi lo avrebbero meritato. Il calcio lo avrebbe meritato, quantomeno quella sua parte che ancora è costituita dalla passione della gente.

A cura di Armando Iannece

Sezione: Editoriale / Data: Mer 29 dicembre 2021 alle 00:00
Autore: Lorenzo Portanova
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