Contro il Milan ancora una sconfitta e Colantuono resta al suo posto. Sia ben chiaro, non vogliamo addossare tutte le colpe all’ allenatore (così come con Castori), se per una serie di circostanze la Salernitana si ritrova in situazione precaria di classifica. Quindi niente ribaltone, come sottolineato dal dg Angelo Fabiani alla trasmissione Sei Granata: “Invito gli organi di stampa ad essere corretti e fornire una informazione precisa, non è possibile parlare di esoneri e ribaltoni ogni volta che la Salernitana perde. Colantuono era e resta il nostro allenatore”. Più chiaro di così… Il tecnico resta saldamente al suo posto, almeno per ora.

Ci si è messa, tra l’altro anche la cattiva sorte, che non ha mai consentito agli undici titolari di scendere regolarmente in campo a causa di infortuni, anche di lunga durata. Giocare dal primo minuto con calciatori considerati “rincalzi all’occorrenza”, ha contribuito a causare la classifica fallimentare che oggi i granata si ritrovano. E per fortuna, le altre consorelle non sono in grado di approfittarne. Il Genoa, il Cagliari, squadre attrezzate per una salvezza tranquilla e lo stesso Venezia, in grado di far colpi da tre punti insperati, con tre gol di vantaggio compie l’ “impresa” di farsi raggiungere e superare da un Verona bravo, ma non certo irresistibile. La classifica attuale dice che la Salernitana è a soli quattro punti dalla salvezza, con un ciclo di partite terribili, però non ancora terminato.

Non è la distanza dal quartultimo posto a preoccupare, ma la sensazione che la compagine di mister Colantuono abbia mentalmente mollato, quasi rassegnata a quella che dovrebbe essere un’inevitabile cattiva sorte. Il 2-0 del Meazza ci può stare nei numeri, anche se in tanti abbiamo avuto l’impressione che il team dell’ex Pioli non abbia spinto volutamente sull’acceleratore, in previsione della gara decisiva (poi andata comunque male) della qualificazione agli ottavi di Champions League. Il centrocampo debole, l’attacco evanescente e la difesa con un Belec quest’anno irriconoscibile stanno facendo il resto. Detto così, ovviamente, sembra tutto da buttare. Ma non è vero, quando una squadra mette in campo cattiveria agonistica e massima concentrazione  nel chiudere gli spazi, il risultato a sorpresa non è certo garantito, ma quantomeno possibile. Colantuono deve agire sulla mentalità dei singoli e rivedere qualcosa sotto il profilo tattico se vuole almeno tentare di uscire da questa brutta situazione, altrimenti…

Discorso societario – L’attesa di buone nuove dai trustee sta logorando mezza Salerno pallonara e non. Tante le voci che circolano, probabilmente prive di qualsiasi fondamento. Per ora parla il comunicato emesso poche ore fa dagli stessi: le offerte ci sono state, ma per saperne di più bisogna aspettare ancora qualche giorno (termine massimo 15 dicembre) per “assumere le relative determinazioni”. Quindi non resta che attendere con fiducia e non dare ascolto a chi spara fake news solo per acquisire popolarità. Maledetti social!

Per quanto riguarda i risvolti, non si venga a dire che la squadra appare deconcentrata per le note vicende societarie. Abbiamo ammirato formazioni che nonostante avversità economiche-societarie in campo hanno lottato e lottano come gladiatori. Basti ricordare la Salernitana di Breda e di Nicola Salerno, con calciatori che hanno sfiorato la promozione, nonostante di stipendi manco a parlarne e trasferte autogestite dagli stessi giocatori o da volenterosi sponsor. Gli attributi vanno tirati fuori proprio nei momenti di difficoltà. Stiamo parlando di elementi che calcano i terreni di Serie A, se non ne sono dotati, si facessero da parte… vuol significare che non sono da Salernitana: i nostri tifosi si stanno facendo ammirare da tutt’Italia per la loro passione, non meritano questo trattamento!

Sezione: Editoriale / Data: Ven 10 dicembre 2021 alle 00:01
Autore: Maurizio Grillo
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