Solitamente a fine anno si tracciano i bilanci, cercando di programmare quel futuro che attualmente appare nebuloso per la Salernitana anche se si sono aperti nuovi spiragli, nuovi squarci di luce che lasciano ben sperare di arrivare a quella soluzione positiva che tutti ci auspichiamo: la costituzione di una nuova società che eviti l'onta dell'esclusione dal campionato di serie A. Una situazione kafkiana che si trascina da ben sette mesi, da quella grande vittoria del campionato di serie B con la promozione in A, con Lotito e Mezzaroma che dovevano vendere perchè la multiproprietà è la spada di Damocle che non ti permette di tenere due squadre, in questo caso Lazio e Salernitana, nella massima serie. Errori ne sono stati commessi sia da parte della ormai ex proprietà ma anche dalla Federazione Gioco Calcio che in questi dieci anni ha disposto solo deroghe ad una vicenda che andava affrontata (e risolta) in tempi ragionevoli. Si è arrivati all'ultimo istante, all'atto conclusivo della stagione per dire: la multiproprietà è messa al bando e, dunque, Lotito deve vendere la società. Tutto ciò mortificando anche una grande e splendida tifoseria come quella granata che si è vista catapultata, suo malgrado, al centro di una tempesta mediatica con  minacce continue di esclusione dal torneo di serie A se non ci fosse stata la cessione entro la fatidica data del 31 dicembre 2021 della Salernitana. "Nessuna deroga", ha tuonato il presidente federale Gabriele Gravina. C'è un atto notarile firmato dalle parti, cioè i disponenti, che fissano il termine. Dunque, come si dice in gergo: o bere o affogare. La città di Salerno, la sua squadra paga anche le lotte intestine che ci sono tra Lotito e Gravina. Un braccio di ferro che non può certamente portare serenità. E dunque anche i "trustee", che sono stati incaricati di vagliare le varie offerte che, fortunatamente sono arrivate, sono ad un bivio cruciale. Cedere al miglior offerente una società sana nel bilancio, pronta con i nuovi soci (che nel frattempo hanno anche bonificato la caparra per l'acquisto) a prendere in mano le redini proprio alla vigilia dell'apertura della sessione invernale del calciomercato che potrebbe dare nuova linfa alla squadra di Colantuono, mortificata fino ad ora con soli otto punti in diciotto gare di campionato. Il baratro della retrocessione sembra già dietro l'angolo ma ci sono ancora venti partite da giocare, sessanta punti in palio. E l'arrivo, si spera, di calciatori di grande duttilità in serie A potrebbe essere una molla in più per credere in una miracolosa salvezza.
Per ora aggrappiamoci alla nuova società che arriverà, speriamo, nelle prossime ore e che darà, soprattutto, ai tifosi granata quella voglia in più per sperare in un futuro diverso, più tranquillo, di quello vissuto in questi ultimi sette mesi tra mille incertezze. Ed anche con l'augurio di uno splendido 2022 per tutti coloro che hanno a cuore le sorti della nostra amata Salernitana.

A cura di Enzo Sica

Sezione: Editoriale / Data: Ven 31 dicembre 2021 alle 00:00
Autore: Lorenzo Portanova
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