Pareggio importante per la Salernitana in terra sarda, non tanto per la questione classifica ma quanto per il morale della squadra e soprattutto per non perdere ulteriore terreno nei confronti delle altre pretendenti, Cagliari su tutte. In una delle gare forse più ostiche da inizio stagione, la Salernitana ha incassato per quasi tutta la durata del match senza andare mai al tappeto, attendendo il momento giusto per colpire e riprendere un match incanalato verso l'ennesimo epilogo amaro. 

Guardando le statistiche, si nota un netto predominio da parte dei padroni di casa sia nel possesso palla, 57 a 43, sia nei tiri totali e sia nei passaggi effettuati. Anche i cross, e questa è una novità, sono stati nettamente a favore dei sardi, che hanno spinto molto sugli esterni con Bellanova e Dalbert, senza però mai trovare sbocchi se non nell'occasione del gol. 

Guardando la formazione schierata dall'inizio, si poteva ipotizzare un approccio molto offensivo da parte di Colantuono, con tre giocatori offensivi quasi a comporre un 4-3-3, vista l'assenza congiunta sia di Ribery che di Kastanos, gli unici due giocatori di livello in grado di ricoprire il ruolo di trequartista. Gondo e Bonazzoli infatti giocavano prevalentemente sulla linea dei tre centrocampisti, a comporre quindi una cerniera di centrocampo da cinque, attendendo l'occasione buona per una ripartenza. Il trainer romano dunque l'aveva preparata nel migliore dei modi: primo tempo guardingo con le linee corte, e secondo tempo di rimbalzo per reggere l'urto del forcing rossoblu. Aiutato dalla buona sorte in un paio di occasione, l'ex tecnico bergamasco ha chiuso praticamente tutte li linee di passaggio nel primo tempo, arretrando notevolmente il baricentro nella ripresa e spingendosi in avanti solo dopo aver subito il goal, provando il tutto per tutto. L'infortunio di Gondo ha scombussolato un pò i piani di Colantuono, che ha dovuto rimediare inserendo Zortea, e passando ad un 4-4-2, con l'avanzamento di Bonazzoli sulla linea di Djuric. 

Il forcing prevedibile nel secondo tempo da parte dei padroni di casa, ha spinto il tecnico granata ad arretrare le linee e la posizione di Bonazzoli, che di fatto ha giocato da esterno di centrocampo, con Lassana Coulibaly più al centro vicino a Di Tacchio e Obi, in una sorta di 4-5-1. Dopo il goal subito da parte di Pavoletti, e la girandola di sostituzioni, la Salernitana è passata ad uno spregiudicato 4-1-4-1, con il solo Lassana Coulibaly vertice basso, e in avanti tridente con Simy, Vergani e Bonazzoli, sorretti dall'urto sugli esterni di Kechrida a destra a Zortea a sinistra. Proprio da un cross di Zortea, nasce il goal di Bonazzoli, bravo ad agire alle spalle di un colpevole Nandez e trovare la conclusione vincente per il goal del pareggio. 

Tutto sommato una gara nelle corde della Salernitana, che con tutte le assenze (Coulibaly, Ribery, Kastanos, Strandberg) non poteva certo fare di meglio, almeno in termini di gioco. 

Sezione: Esclusive TS / Data: Sab 27 novembre 2021 alle 13:30
Autore: Roberto Sarrocco
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