“Ho fatto una risoluzione ad Avellino per accettare un’altra grandissima piazza, ma purtroppo non c’erano i presupposti per fare ciò che desideravo. Volevo andare via già dopo pochi giorni di ritiro, mi hanno convinto a rimanere dal presidente e dalla dirigenza. Quando mi sono accorto che era una sofferenza continua ho preferito cambiare aria, se un allenatore non ha le giuste motivazioni è giusto che chiuda la parentesi e riparta altrove. Ho risolto due contratti in pochi giorni, non c’è aspetto economico che tenga rispetto alla programmazione e alla necessità di lavorare bene. Voglio essere garante di quei tifosi che vivono la settimana in base al risultato della squadra del cuore. Altrimenti non ha senso. Non ho nessuna intenzione di fare polemica, lo ribadisco, però oggi sarebbe difficile anche per Guardiola lavorare in quel contesto. Faccio un discorso più generale: per disputare un campionato importante, in piazze prestigiose, è necessario avere una società forte, ma anche una programmazione a lungo termine assecondando, sul mercato, le esigenze dell’allenatore. Non tanto sui nomi, quanto sulle caratteristiche degli atleti. Dopo tanti anni fatti di risultati importanti mi sono reso conto che, a Foggia, non c’erano le condizioni per andare avanti e sono andati via in punta di piedi”.Così il tecnico Ezio Capuano intercettato in esclusiva dalla redazione di TuttoSalernitana.

Il mister prosegue:  “La Salernitana è una buona squadra, ma poteva fare qualcosa in più in mediana. Se avesse preso un elemento importantissimo a metà campo poteva essere una delle più complete della categoria. Sono comunque arrivati giocatori bravi in attacco e in difesa, a mio avviso i granata potranno essere una mina vagante. Lecce, Monza ed Empoli hanno allestito organici di grande livello, subito dopo di loro c’è un gruppo di squadre che se la giocheranno ad armi pari. Tutino e Djuric credo siano il top per la categoria”. Sulle tante partenze e su operazioni come quelle di Fella, preso dopo una lunga trattativa e subito ceduto: “Non tocca a me dare giudizi. Ripeto con convinzione: la Salernitana, dopo Lecce e Monza, ha tutte le caratteristiche per giocarsela alla grande. Poi ci sono strategie societarie decise dai presidenti e dalla dirigenza, non posso parlarne io. Ci sono anche discorsi aziendalistici, tante squadre acquistano calciatori e poi li girano altrove in prestito anche per più campionati di fila. Evidentemente hanno riconosciuto le potenzialità di Fella e lo hanno messo sotto contratto pur sapendo che, per quest’anno, non avrebbe trovato spazio in un reparto avanzato di spessore. Intanto è un tuo giocatore, poi lo ritroverai a giugno con un bagaglio d’esperienza ancora più importante. Con Volpicelli non ti è andata benissimo, in altri casi puoi ritrovarti in casa un potenziale campione o realizzare una plusvalenza. Il Parma, tempo fa, aveva mandato in giro oltre 120 giocatori”.

Infine sulla rosa e sulla vicenda portieri: “Sono a disconoscenza di queste dinamiche societarie,nessuno può sapere determinate cose. Curcio era un over, Baraye un under e, in questo modo, hai liberato una casella prendendo un giovane di prospettiva. Su Micai credo che sia una scelta dell’allenatore, non è un mistero che Castori volesse Belec. Stiamo parlando di due ottimi portieri, su questo non c’è ombra di dubbio. Ma è giusto accontentare lo staff tecnico quando fa richieste precise. E’ normale che le liste implichino scelte anche dolorose. Fare mercato in entrata è facile per tutti, quando devi piazzare una ventina di giocatori è diverso. Evidentemente se li piazzi tutti vuol dire che hai gente brava, richiesta dalle top squadre della Lega Pro”.

Sezione: Esclusive TS / Data: Ven 09 ottobre 2020 alle 13:00
Autore: Gaetano Ferraiuolo
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