"Mi pesa tanto non esserci sabato pomeriggio, mi dispiace a prescindere dall'avversario quando sono indisponibile per infortunio. Quella con la Salernitana non sarebbe stata una gara come tutte quante le altre, è una piazza che occupa un posto speciale nel mio cuore". Così Raffaele Pucino, difensore dell'Ascoli, in esclusiva ai microfoni di TuttoSalernitana. "Non mi sento di parlare di crisi profonda per la Salernitana" prosegue l'ex capitano "il campionato di B è particolare e mi auguro che i miei ex compagni vengano fuori da un momento particolare. Non vorrei mai che la città rivivesse l'incubo dell'anno scorso". Si parla inevitabilmente del suo addio alla vigilia del terzo anno da giocatore granata: "Conoscete tutti come siano andate le cose, ancora oggi non so perchè hanno preso quella decisione. Evidentemente il mister e la società hanno fatto valutazioni diverse, mi è dispiaciuto molto perchè a Salerno ero legato calcisticamente e umanamente. Volevo riscattare la stagione dell'anno scorso, vorrei ricordare che ci siamo salvati e non che siamo retrocessi come qualcuno dice in diverse occasioni. Per come si erano messe le cose direi che a Venezia dimostrammo di essere veri uomini, ho lasciato la Salernitana a testa alta esponendomi e mettendoci la faccia nei momenti negativi. Ho la coscienza pulita". 

Pucino elogia la sua nuova realtà: "Una grande delusione, ma anche una gioia importante. Ad Ascoli ho trovato una società che mi ha dato una grande opportunità e che mi ha fatto sentire giocatore vero. E' un'occasione che ho guadagnato sul campo in questi anni, devo tanto ad una piazza prestigiosa e con una grande storia alle spalle. A Salerno ero stato messo fuori rosa, però mi resta la soddisfazione di aver indossato la fascia di capitano. Un onore, un grande riconoscimento in una città che vive di calcio. Proprio per questo mi è dispiaciuto tanto, volevo dar seguito ad un percorso che volevo finisse il più tardi possibile". 

Pucino presenta così la gara di sabato: "Mister Zanetti sta dimostrando con i fatti di aver guadagnato e meritato l'opportunità di allenare in una piazza come Ascoli. Siamo a due punti dalla zona promozione diretta e indubbiamente ha i suoi meriti. E' giovane e nel percorso può commettere degli errori come capita a tutti quanti noi, ma sarà un'arma in più per centrare qualcosa di importante. Ventura? La carriera parla per sè, c'è stato qualche incidente che però fa parte del gioco e non toglie nulla ad una grande allenatore che lavora in una grande piazza. Salerno si è affidata alle mani giuste, a livello personale mi aspettavo una considerazione diversa. Ognuno fa le sue valutazioni, ma a livello umano meritavo di più perchè mi ritenevo uno dei calciatori più rappresentativi". 

Arechi vuoto sabato prossimo, l'ex capitano risponde così: "Non è molto positivo che ci sia poca gente allo stadio, conosco bene quanto la tifoseria dell'Arechi possa essere un fattore. Nei momenti di difficoltà il supporto non dovrebbe mai venir meno perchè fa la differenza, nessuno merita una diserzione come accaduto l'anno scorso. Spero tutto si possa sistemare, la stessa società avrebbe bisogno del pubblico. Io devo tanto alla gente, la curva mi ha fatto sentire a casa: la stima non è mai mancata, poi ci può stare prendersi qualche fischio". 

Sezione: Esclusive TS / Data: Gio 28 novembre 2019 alle 23:00
Autore: Gaetano Ferraiuolo
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