Sconfitta amara e ricca di rimpianti quella di ieri subita dalla Salernitana allo Stadio Olimpico di Roma contro i giallorossi di Mourinho. In vantaggio per 80 minuti, gli uomini di Nicola soccombono nel finale, subendo tre renti in meno di 200 secondi, e vanificando cosi una gara fin li quasi perfetta. 

Iniziamo l'analisi come sempre dalle statistiche: le statistiche però mentono, indicando una vantaggio sostanziale dei padroni di casa che, però, in campo, non si è concretizzato, almeno fino a dieci dal termine. Possesso palla a vantaggio di Mourinho, con una percentuale pari al 66.7%, cosi come i tiri totali e verso lo specchi (17 e 7 contro 6 e 3). Anche le linee di passaggio, 433 a 194, e i cross 15 a 4, indicano una prevalenza della squadra giallorossa nei confronti di quella granata. 

Andiamo ad analizzare le formazioni: Mourinho "dimezza" il turn-over previsto, e schiera sin dall'inizio una formazione molto offensiva. Confermato Kumbulla al posto dell'infortunato Mancini con Ibanez e Smalling nei tre dietro mentre Sergio Oliveira e Cristante a fare da diga di centrocampo, con esterni Kardsorp ed El Shaarawy. In avanti c'è Abraham, di cui lo Special One non poteva fare a meno, con Mkhitaryan e Felix. Nicola risponde con un 3-5-2 camaleontico, dove nei tre dietro rientra Ranieri al posto dello squalificato Fazio, ritornando in posizione centrale come ai tempi della Spal; con lui Gyomber e Radovanovic. A centrocampo trittico inedito composto dagli intoccabili Lassana Coulibaly ed Ederson, a cui si aggiunge Bohinen, confermando le sensazioni della vigilia. Cambiano gli esterni invece, dove con Mazzocchi confermatissimo sulla destra ci sarà sul lato opposto Joel Obi, al ritorno in campo dopo tanto tempo. In avanti Ribery dietro la punta Milan Djuric. 

La Salernitana non parte aggressiva ed alta come al solito, ma attende la Roma e la fa "sfogare" nel suo impeto, soprattutto sulle corsie esterne dove Kardsorp e il faraone spingono costantemente. La Salernitana tiene botta grazie soprattutto al lavoro di interdizione di Lassana Coulibaly e di Ederson, che chiudono le vie respiratorie al centrocampo della Roma, costretto a partire molto largo per trovare spunti in avanti. Proprio da un'incursione di Ederson, dopo il recupero palla, nasce l'azione del vantaggio granata: il brasiliano dopo aver preso palla va nel mezzo, fa a fette il centrocampo giallorosso e viene steso da Kumbulla, in uscita alta visto che era stato saltato Cristante. Il lavoro dei due centrali è fondamentale per abbassare la pressione della Roma e dare fiato alla difesa, visto che col tempo il forcing, specie sugli esterni era tanto, tale da andare anche in mezzo al campo. La Salernitana rischia praticamente poco, anche perchè l'attacco della Roma fa fatica a creare veri pericoli, se non con qualche uscita dalla trequarti. 

Nel secondo tempo l'entrata di Zaniolo ed il passaggio ad un maggiore forcing offensivo mette in crisi la Salernitana: la Roma spinge sempre di più e calando le condizioni di Mazzocchi e Obi, i granata vanno in difficoltà. I cambi sono tardivi e fuori luogo: Ruggeri non entra proprio, Jaro non è in condizione, e la Roma prende il sopravvento. Inoltre l'uscita di Bohinen, che bene aveva fatto da filtro davanti alla difesa, liberando Ederson e Coulibaly ad interdizione e recupero, fa prendere il definitivo sopravvento al centrocampo della Roma, fresco dell'inserimento di Veretout. La Salernitana viene sempre più schiacciata, anche grazie ai cambi di Mou che danno maggiore freschezza (Carles Perez e Shomurodov). I goal nascono da due errori tattici: il primo dall'assenza proprio di Bohinen, con Carles Perez indistrubato nei 20/25 metri senza nessuno in marcatura (Kastanos), il secondo dalla solita disattenzione su calci da fermo, dove Zortea e Gyomber perdono Smalling che parte da dietro. Djuric è senza fiato e senza rifornimenti: l'entrata di Mikael avrebbe dato maggiore respiro anche al centrocampo granata, in quanto più fresco del bosniaco e con caratteristiche diverse. Essendo molto alti Smalling e Ibanez, non davano campo a Djuric, costretto quindi a dover andare in profondità, propriamente non una sua prerogativa. 

Concludendo, una buona Salernitana per 55/60 minuti, che poteva essere aggiustata con qualche cambio diverso: Ruggeri e Zortea per Obi e Mazzocchi, se esausto, lasciando in campo Bohinen ancora. Inoltre Mikeal per Djuric e Verdi per Ribery (anche prima del 60'minuto).

Sezione: Esclusive TS / Data: Lun 11 aprile 2022 alle 12:30
Autore: Roberto Sarrocco
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